Messico, i cittadini si organizzano per indagare sulla scomparsa dei 43 studenti

Messico, i cittadini si organizzano per indagare sulla scomparsa dei 43 studenti
di Emanuela Fontana
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Martedì 21 Ottobre 2014, 18:38 - Ultimo aggiornamento: 22 Ottobre, 17:20

Hanno deciso di svolgere un'indagine parallela, in collaborazione con la polizia e non in contrasto, ma diventando investigatori per spirito di verità.

I cittadini di Iguala, in Messico, hanno costituito un comitato per avviare le ricerche dei quarantatre studenti scomparsi da tre settimane e sospettati di essere stati sequestrati e uccisi da bande di narcotrafficanti. Il comitato chiede anche alla polizia di identificare i corpi trovati in alcune fosse vicino alla città, che non sono dei ragazzi spariti, ma di cui gli abitanti di Iguala pretendono di conoscere i nomi. Secondo il quotidiano messicano Excelsior, i cadaveri sarebbero oltre cento, e molti non sono identificati.

A Guerrero le indagini e la sicurezza pubblica sono ormai state prese in mano dall'esercito messicano, intervenuto in appoggio alla polizia federale per gestire uno dei casi più difficili per la sicurezza interna del Paese degli ultimi anni.

Il personale di alcuni commissariati è sotto l'esame del governo centrale. Le forze armate sono in campo anche con la Marina, diciassette elicotteri e sedici unità cinofile. Da città del Messico il presidente, Enrique Pena Nieto, ha annunciato una ricompensa di centomila dollari per chi fornisce informazioni "vere e utili" che contribuiscano al ritrovamento degli studenti.

I ragazzi scomparsi frequentavano la Scuola Normale rurale di Ayotzinapa e di loro non si hanno più notizie dalla notte del 26 settembre, quando avvennero scontri violenti in cui morirono sei persone. Il sindaco di Iguala, Josè Luis Abarca, si trova in un luogo sconosciuto da quella notte.

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