Pena di Morte per i marò, giallo in India. De Mistura: pronti a contromosse

Massimiliano Latorre e Salvatore Girone
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Giovedì 28 Novembre 2013, 10:25 - Ultimo aggiornamento: 29 Novembre, 16:34
Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due mar detenuti in India da quasi due anni, rischiano la pena di morte. Lo sostiene il quotidiano The Industan Times. Immediata la reazione di De Mistura: «Pronti a mosse e contromosse». Ma l'India smentisce.



L'India ha ribadito la propria posizione a proposito dei marò secondo la quale «il caso non rientra tra quelli che sono punibili con la pena di morte». Sono queste le parole del portavoce Syed Akbaruddin. In una dichiarazione al Parlamento lo scorso 22 marzo, ha detto il portavoce, il ministro degli Esteri Salman Khushid escludeva la pena di morte aggiungendo che si applicava solo nei «casi rari tra i più rari». Il portavoce non ha confermato le indiscrezioni di stampa di oggi sulla consegna di un rapporto della Nia al ministero degli Interni in cui si chiede l'applicazione di una severa legge che prevede la pena capitale in caso di omicidio.



«In generale, come è noto, - ha detto - in questi briefing non commentiamo argomenti che riguardano problemi interministeriali». Ma, ha proseguito, «sebbene non intendiamo commentare informazioni di carattere speculativo, posso rinviare alla posizione espressa chiaramente dal ministro degli Esteri Salman Khurshid il 22 marzo in Parlamento». Nella dichiarazione alla Camera bassa (Loksabha) resa in occasione del ritorno in India dei due marò, il capo della diplomazia indiana, parlando a nome del governo, aveva detto che «secondo una giurisprudenza indiana largamente applicata, questo caso non ricade nella categoria di quelle materie che richiedono l'applicazione della pena di morte, e cioè nei casi rari tra i più rari». «Quindi - concludeva - non bisogna avere alcuna preoccupazione a questo proposito». Il portavoce ha poi aggiunto che «l'India intende rispettare l'impegno preso in Parlamento e che ogni decisione sarà valutata tenuto conto il quadro politico articolato in quella dichiarazione».



De Mistura: pronti a contromosse. «Siamo pronti ad ogni evenienza con mosse e contromosse», ha commentato Staffan de Mistura, inviato del governo per la vicenda dei marò. De Mistura ha precisato che si tratta comunque di «illazioni di stampa che né l'Italia né l'India commentano» perché «anche in passato le illazioni sono state smentite dai fatti».
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