L'azione. La notte del 18 dicembre, il sommergibile Scirè comandato dal tenente di vascello Valerio Borghese rilasciò a qualche miglia di distanza dal porto di Alessandria sei marinai a bordo di tre «maiali». Gli obiettivi erano, appunto, le corazzate inglesi Queen Elizabeth e Valiant, oltre a una grande petroliera. Il capitano del genio navale Antonio Marceglia e il sottocapo palombaro Spartaco Schergat puntarono verso la Queen Elizabeth.
Il capitano delle armi navali Vincenzo Martellotta e il capo palombaro Mario Marino verso la petroliera Sagona. Per il tenente di vascello Durand de la Penne e il capo palombaro Emilio Bianchi il bersaglio fu la Valiant. La mattina del 19 dicembre le cariche poste dagli assaltatori italiani - i cui eredi sono oggi gli incursori e palombari del Comsubin - esplosero sotto le carene delle navi nemiche. Le navi subirono danni ingenti e si adagiarono sul fondale del porto. Si trattò di una sorta di rivincita delle forze armate italiane per le gravi perdite navali subite nella notte di Taranto (novembre 1940) e proiettò nella leggenda i nomi di Borghese e del suo sommergibile, lo Scirè.
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