Marò, l'Onu dice no alla mediazione. Bonino chiama Ban Ki-moon: «Rammarico e preplessità»

Marò, l'Onu dice no alla mediazione. Bonino chiama Ban Ki-moon: «Rammarico e preplessità»
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Giovedì 13 Febbraio 2014, 11:30 - Ultimo aggiornamento: 14 Febbraio, 14:37

Il Ministro degli Esteri Emma Bonino, in un colloquio con il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, ha avuto assicurazioni di una azione nei confronti delle autorità indiane». Il segretario dell'Onu aveva però parlato di questione 'bilaterale' fra Italia e India per la vicenda dei marò. Il ministro ha sottolineato che, dopo l'appoggio di Ue e Nato, «non si tratta più di un rapporto confinato a una disputa bilaterale. Sono in gioco i principi di fondo dello Stato di diritto» oltre alle convenzioni anti-pirateria e le risoluzioni Onu nel caso in cui l'India dovesse usare le norme nazionali anti-terrorismo (Sua act) nel giudizio sui due fucilieri della Marina. Bonino ha riferito che «la delegazione Ue farà nuove 'demarche'» nei confronti di Ban Ki-moon «nelle prossime ore». Ora, ha aggiunto, c'è una «massa critica di Stati, inclusi quattro membri del Consiglio permanente Onu, di cui due permanenti, che sollevano un problema giuridico fondamentale». Il ministro ha espresso «grande rammarico e fortissime perplessità» nei confronti delle parole del segretario generale delle Nazioni Unite che ha espresso una «malintesa equidistanza» fra i due Paesi: «Affermare che in un caso come questo si tratta di una disputa tra Stati è una verita evidente e ovvia irrilevante. La reazione del segretario generale - ha aggiunto il capo della diplomazia italiana - ha certo seguito meccanicamente la tradizione dell'approccio delle Nazioni Unite nei casi di controversie giudiziarie tra due stati membri, forse facendo prevalere in questa reazione una malintesa preoccupazione di equidistanza tra due membri importanti delle Nazioni Unite rispetto alla dovuta attenzione alle questione giuridiche e di principio sollevate dall'Italia». La ministro ha quindi ricordato «le molteplici convenzioni sul terrorismo sottoscritte in sede Onu, le risoluzioni del Consiglio di sicurezza alla base delle operazioni in corso antipirateria cui noi partecipiamo e cui partecipavano i nostri marò» e che «è bene che ci sia una sorveglianza multilaterale sul modo di interpretare ed applicare le legislazioni nazionali in questa materia».

L'Unione europea ha mostrato «grande solidarietà» nei confronti dell'Italia sulla vicenda dei marò, «riconfermata» con «l'intervento» dell'alto rappresentate Catherine Ashton e «le lettere inviate al ministro degli esteri indiano e al National Security Advisor», ha detto il ministro degli Esteri Emma Bonino, riferendo in aula al Senato sulla vicenda dei marò Salvatore Girone e Massimiliano Latorre. Dall'Ue e dalla Nato è giunta grande «solidarietà» e bisogna «sempre tenere conto del fatto che non è scontato avere solidarietà internazionale». La titolare della Farnesina ha ricordato in particolare gli interventi dell'alto rappresentante Ue Catherine Ashton e del segretario generale della Nato Rasmussen con la «condivisione del fatto che la questione crea allarme per l'impatto sulle operazioni antipirateria».

Informativa urgente. Il ministro degli Esteri Emma Bonino terrà nell'Aula della Camera a partire 14, un'informativa urgente del Governo sui più recenti sviluppi della vicenda dei due militari italiani sottoposti a procedimento giudiziario in India.

Mauro «L'Onu faccia l'Onu e si ricordi che è stato grazie a nazioni come l'Italia che si è affermata come cultura del dopoguerra, la cultura di condivisione e gestione delle crisi che devono fare insieme altrimenti le crisi producono conflitti». Lo ha affermato il ministro della Difesa, Mario Mauro, durante la trasmissione radiofonica Radio anch'Io, rispondendo a una domanda sulla posizione delle Nazioni Unite nella contesa Italia-India sui Marò.

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