Il marito muore di overdose, lei scatta una foto vicino al cadavere con i figli: ecco perché l'ha fatto

Eva Holland, i suoi figli e il defunto marito
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Martedì 15 Settembre 2015, 16:37 - Ultimo aggiornamento: 17 Settembre, 18:02
COLUMBUS - Lei si chiama Eva Holland e ha da poco perso suo marito 26enne, Mike Settles. Ha voluto compiere un gesto forte per dimostrare a tutti le reali conseguenze della dipendenza dalla droga: la donna, infatti, ha visto morire suo marito, con il quale era fidanzata da quando erano bambini, per colpa di un'overdose fatale di eroina.







Ha scattato una foto, insieme ai suoi due bimbi, accanto alla bara con il corpo del defunto marito: un'immagine che ha attirato su di se molte critiche ma che in pochissimo tempo ha fatto registrare la bellezza di 273.000 condivisioni su Facebook.



"Sono sicura che questa foto farà sentire a disagio molte persone, ma la ragione per cui l'ho scattata è che mostra la realtà della dipendenza - ha scritto Eva Holland su Facebook -. Se non decidi di guarire ogni singolo giorno, questo è l'unico modo per uscirne. Nessun genitore dovrebbe seppellire i suoi figli e nessun figlio, soprattutto se piccolo come lo sono i nostri, dovrebbe seppellire il proprio genitore. Tutto ciò si sarebbe potuto prevenire, non sarebbe dovuto accadere, ma una sola scelta sbagliata può distruggere una famiglia. So che molti saranno sconvolti dal fatto che io ne parli così apertamente. Ma nascondere i fatti non fa altro che ingigantirli. La dura, difficile verità è che l'eroina uccide. Forse pensi che non accadrà mai a te ma era quello che pensava anche Mike. Siamo stati insieme per 11 anni. C'ero, prima che tutto questo cominciasse. Sapevo che ciò che desiderava dalla vita, conoscevo tutte le sue speranze e i suoi sogni. Lui stesso non avrebbe mai immaginato di finire in questo modo. Una volta era così felice e così pieno di entusiasmo. È stato un grande figlio, un grande fratello e amico ma, cosa più importante, è stato un grande padre. Amava i suoi figli più di qualsiasi altra cosa. Ma sappiamo tutti che, qualche volta, la vita diventa dura e ci porta a fare delle scelte sbagliate. La sua dipendenza è iniziata con degli analgesici per poi finire all'eroina. Ci amava così tanto che ad un certo punto ha detto: 'quando è troppo, è troppo' ed è andato in riabilitazione alla fine dello scorso anno. Prima di Natale sembrava essere un altro. Aveva trovato il Suo scopo, per vivere ancora, aveva ritrovato il suo meraviglioso sorriso, era tornato ad essere l'uomo, il figlio, il fratello, il padre di cui tutti avevamo bisogno. Si è comportato bene a lungo ma, un paio di mesi fa, ha ricominciato con una pillola per i denti che lo ha riportato inevitabilmente indietro sulla strada della dipendenza, distogliendolo da quella della guarigione. Diceva che aveva tutto sotto controllo, che avrebbe potuto fermarsi quando voleva e che non aveva bisogno ancora d'aiuto. Ma si sbagliava. Lo scorso mercoledì ha esalato il suo ultimo respiro. Il padre dei miei figli, l'uomo che ho amato fin da quando ero bambina, il figlio meraviglioso e la grande persona che era ha perso la sua battaglia. E io avevo solo bisogno di condividere questa storia, nel caso in cui possa riuscire ad aiutare qualcuno".