Libia, rapiti due operai edili italiani. L'autista: è stato un gruppo armato

Libia, rapiti due operai edili italiani. L'autista: è stato un gruppo armato
3 Minuti di Lettura
Sabato 18 Gennaio 2014, 10:29 - Ultimo aggiornamento: 19 Gennaio, 16:37
Due operai edili, Francesco Scalise e Luciano Gallo, sono scomparsi da ieri mentre erano in Libia, nella zona della localit Terna della Cirenaica. I due operai, entrambi di origini calabresi, si trovano nel Paese nordafricano per eseguire dei lavori con una società edile.



I due operai italiani scomparsi in Libia sono stati rapiti da un gruppo armato che li ha costretti a scendere dal loro furgone e a salire su un altro veicolo nei pressi del villaggio Martuba, tra le città di Derna e Tobruk Lo afferma l'agenzia libica Lana citando il racconto dell'autista dei due operai.

I due operai scomparsi lavorando da 4-5 mesi in Libia per un'impresa edile che si occupa della costruzione di strade ed altre opere edili. Ieri mattina Francesco Scalise e Luciano Gallo sono usciti con il loro furgone per eseguire dei lavori e non hanno fatto più rientro. I due operai sono residenti in due diversi comuni della provincia di Catanzaro.



Il furgone con gli attrezzi da lavoro utilizzati dai due operai edili scomparsi in Libia è stato trovato abbandonato. Il furgone era in una zona isolata. Il ritrovamento è stato effettuato da alcuni operai della General World, l'impresa edile per la quale lavorano Francesco Scalise e Luciano Gallo.



Gli operai hanno cercato i loro due colleghi nella zona adiacente a quella del ritrovamento del furgone, ma al momento non hanno trovato alcuna traccia.



Attimi di apprensione stanno vivendo i familiari di Francesco Scalise e Luciano Gallo, i due operai edili calabresi scomparsi da ieri a Derna, (e non Terna, come detto in precedenza) in Libia. Scalise è originario di Pianopoli, mentre Gallo è di Feroleto Antico, nel catanzarese. I familiari di Scalise hanno preferito non rilasciare dichiarazioni limitandosi a sostenere che «è stato informato il Ministero degli Esteri. Noi non possiamo dire nulla».



Le reazioni. «Ho parlato questa mattina con la famiglia, stanno aspettando notizie aggiornate. Dalla Farnesina hanno detto di aspettare 24 ore». Il sindaco di Pianopoli, Gianluca Cuda, ha espresso la sua vicinanza ai congiunti di Francesco Scalise, uno dei due operai scomparsi ieri in Libia. «In paese ci conosciamo tutti perchè la nostra comunità è piccola. Ho incontrato Francesco Scalise durante le feste di Natale -racconta Cuda all'Adnkronos - e abbiamo parlato anche di questa sua esperienza lavorativa. Non era nuovo a esperienze all'estero ma stava ripartendo a 63 anni, parlavamo proprio del suo rimettersi in gioco». Scalise ha discusso con il primo cittadino di Pianopoli anche della zona in cui si trovava.



«Diceva che ha visitato Tripoli e lì si notano i segni dell'ultima guerra vissuta mentre la sua zona era più tranquilla, per quanto si trovi in una regione particolare. Non mi ha riferito di problematiche o preoccupazioni particolari».




La Farnesina ha confermato che i due operai «sono irreperibili» da ieri. «L'Unità di crisi, in raccordo con l'ambasciata a Tripoli, sta vagliando ogni ipotesi», hanno riferito fonti del ministero degli Esteri. L'allarme sulla scomparsa di Francesco Scalise e di Luciano Gallo è stato dato dal fratello del primo, che si trova anche lui in Libia.



«Ho saputo della scomparsa di Francesco Scalise e mi auguro che la vicenda si concluda nel migliore dei modi». Lo ha detto all'ANSA il sindaco di Pianopoli, Gianluca Cuda,. «Mi è stato riferito - ha aggiunto - che non si hanno più notizie da ieri. Ora sto cercando di mettermi in contatto con i familiari di Francesco per avere maggiori informazioni, anche perchè credo che sulla vicenda si sia già attivata la Farnesina».
© RIPRODUZIONE RISERVATA