Libia, l'Egitto proporrà all'Onu il piano per stabilizzare la regione

Libia, l'Egitto proporrà all'Onu il piano per stabilizzare la regione
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Mercoledì 27 Agosto 2014, 17:54 - Ultimo aggiornamento: 29 Agosto, 12:36

Il piano per stabilizzare la Libia messo in campo dall'Egitto verr illustrato dal presidente Abdel Fattah al-Sisi al Consiglio di sicurezza dell'Onu e prevede una serie di misure - monitorate da un comitato dei Paesi confinanti - che vanno dal cessate il fuoco al disarmo delle milizie.

Lo scrive la stampa libica citando fonti della delegazione del Parlamento di Tobruk che ieri hanno incontrato Sisi al Cairo.

Sisi riferirà inoltre all'Assemblea Onu, all'Unione africana e al governo spagnolo, «in vista di un summit dei Paesi amici della Libia, il 17 settembre a Madrid». I Paesi confinanti, riunitisi lunedì al Cairo - oltre all'Egitto, il Ciad, la Tunisia, l'Algeria e il Sudan - hanno accettato il progetto, si afferma, e riconosciuto la piena legittimità del Parlamento eletto a giugno, costretto a riunirsi a Tobruk.

L'Onu rafforza le sanzioni. Il Consiglio di Sicurezza ha approvato oggi all'unanimità un rafforzamento delle sanzioni in Libia. La risoluzione Onu, la prima adottata dai Quindici dal 19 marzo a dispetto dell'escalation della violenza nel Paese, rafforza le sanzioni contro chi ostacola o mette a rischio il processo di transizione politica in Libia.

La risoluzione 2174, modellata su una risoluzione analoga adottata per lo Yemen e cosponsorizzata dall'Italia, rafforza l'embargo delle armi: decide che la fornitura di armi e muniziOni e pezzi di ricambio alla Libia debba essere approvata preventivamente dal Comitato delle Sanzioni.

Il voto del Consiglio arriva sullo sfondo di una nuova richiesta all'Onu della Libia di completare la sua missione e estendere il suo sostegno agli sforzi tesi al ritorno della pace e della sicurezza nel Paese. «Chiederemo al Consiglio di aiutarci a riportare l'ordine dal momento che la Libia è tuttora sotto il capitolo Sette della carta dell'Onu», ha detto il ministro degli esteri Mohamed Abdulaziz a un giornale saudita.

Si dimettono sei ministri. Sei ministri del governo provvisorio libico - Industria, Lavoro, Pianificazione, Istruzione, Risorse idriche e Reduci di guerra - si sono dimessi oggi lamentando l'incapacità ad agire a causa dell'instabilità e della litigiosità dei partiti. I sei accusano poi il premier ad interim «di aver assunto iniziative senza consultarci».

Rapiti 4 egiziani copti. Quatto egiziani di fede cristiana copta sono stati rapiti ieri in Libia, nei pressi di Sirte, mentre tentavano di dirigersi verso la frontiera per tornare in Egitto. Lo riferisce un responsabile egiziano. I quattro erano assieme ad altri tre lavoratori egiziani: fermati da un gruppo armato, i tre egiziani di fede musulmana sono stati mandati via, i quattro copti trattenuti.

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