Libia, l'Egitto bombarda basi Isis. Convocato consiglio di sicurezza dell'Onu

Libia, l'Egitto bombarda basi Isis. Convocato consiglio di sicurezza dell'Onu
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Martedì 17 Febbraio 2015, 07:32 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 08:11

Decine di miliziani dello Stato islamico (Is) sono stati uccisi o feriti in nuovi raid condotti nella notte dall'aeronautica egiziana, col supporto di quella libica, sulla città di Derna, roccaforte dell'Is nella Libia orientale.

Lo ha riferito il sito del quotidiano indipendente egiziano 'al-Mesryoon', citando il comandante dell'aeronautica libica Saqr al-Jarrushi, secondo il quale «almeno sette raid sono stati effettuati su Derna». Fonti citate da Sky News Arab hanno sottolineato che i raid hanno colpito basi dell'organizzazione estremista nelle aree di Sayyedat Khadija, la zona di Shiha e la sede del tribunale religioso dell'Is a Derna.

Intanto i miliziani filo-islamici dell'Operazione Alba (Fajr Libya) al potere de facto a Tripoli, «hanno lanciato raid aerei sull'aeroporto di Zintan», la città rivale a sud della capitale.

Lo afferma al Arabiya.

Convocato il Consiglio di sicurezza Onu. Il Consiglio di sicurezza dell'Onu si riunirà domattina (ora di New York) per una seduta pubblica dedicata alla Libia, nel corso della quale il ministro degli esteri egiziano Sameh Shukri riferirà sulla situazione. Skukri è arrivato a New York già ieri, per una serie di incontri con diversi membri del consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite in vista della riunione, riferiscono fonti al Palazzo di Vetro.

La telefonata fra al-Sisi e Renzi. Intanto il premier Matteo Renzi ha avuto un lungo colloquio telefonico con il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi. Al centro del colloquio la lotta contro il terrorismo, con particolare riguardo alla situazione libica e ai passi politici e diplomatici, nel quadro del Consiglio di sicurezza Onu, per riportare sicurezza e pace nel Paese. Nel colloquio telefonico con il premier Matteo Renzi, il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi «ha espresso il proprio apprezzamento per la posizione del primo ministro italiano che ha formulato il sostegno del suo paese all'Egitto e la sua cura a sostenere gli sforzi egiziani e internazionali mirati a combattere il terrorismo». Lo riferisce un comunicato della presidenza egiziana.

Sisi, riferisce ancora la nota, ha confermato che «l'Egitto proseguirà il proprio coordinamento con i paesi amici per assicurare la riuscita degli sforzi anti-terrorismo, creare il clima propizio ai popoli amanti della pace per vivere in stabilità e sicurezza assecondando le loro ambizioni allo sviluppo». La presidenza, in un altro comunicato, ha reso noto che Sisi ha ricevuto messaggi di solidarietà per la morte dei copti e di sostegno politico nella lotta al terrorismo da parte del re di Giordania e del presidente dell'Autorità palestinese, Abu Mazen.

Il presidente della Repubblica francese, Francois Hollande, ha sottolineato - in una telefonata con al-Sisi - l'importanza che il Consiglio di sicurezza si riunisca subito e che la comunità internazionale decida nuove misure per far fronte» all'estensione delle operazioni dello stato islamico in Libia. Ne dà notizia un comunicato dell'Eliseo. Hollande ha espresso la sua solidarietà a Sisi dopo l'uccisione di 21 egiziani in Libia.

Putin: «Pronti a cooperare con l'Egitto». «La Russia è pronta a cooperare con l'Egitto nel modo più stretto contro tutti gli aspetti della minaccia terroristica», ha affermato il presidente Vladimir Putin nel messaggio di condoglianze che ha inviato al presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi per l'uccisione dei 21 copti dall'Is in Libia. Il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov ha offerto la stessa disponibilità al suo omologo egiziano Sameh Hassan Shoukry nel corso di una conversazione telefonica avuta oggi.

La Russia - come è emerso dalla riunione del Consiglio di sicurezza nazionale dedicato alla crisi in Libia oltre che all'attuazione degli accordi di Minsk, priunione presieduta da Putin - non nasconde la sua «preoccupazione per l'espansione geografica delle attività terroristiche dell'Is e più in generale dell'estremismo islamico». Il Consiglio di sicurezza, e lo stesso Putin nel suo messaggio al presidente egiziano, ha condannato «con forza» la «barbara uccisione» dei cristiani egiziani dai terroristi dell'Is in Libia.

Il premier libico: «L'Isis si sposterà in Italia». Intanto il premier libico Abdullah al Thani, in un'intervista pubblicata sul sito web della Reuters, chiede alle potenze mondiali «sostegno alla Libia e intraprendere subito azioni militari, o questa minaccia (l'Isis) si sposterà nei Paesi europei, in particolare in Italia».

Il ministro dell'Interno Angelino Alfano ha convocato nel frattempo una riunione al Viminale per affrontare le problematiche relative all'immigrazione e al terrorismo dopo i fatti della Libia. Per questo il ministro ha cancellato il viaggio programmato a Napoli dove doveva prendere parte ad un comitato per l'ordine e la sicurezza.