«John Kerry fa un grande servizio al nostro Paese, ma non può essere trattato diversamente da tutti gli altri – ha spiegato il consigliere comunale Charles Yancey -. E sono certo che anche lui sarà d’accordo». Infatti Kerry ha prontamente pagato la multa e ha chiamato gli spalatori che hanno tolto il metro e passa di neve che ricopriva il marciapiede. Ma il suo portavoce ha anche spiegato che non si era trattato di negligenza.
Era successo infatti che mentre Kerry si trovava in Arabia Saudita, il personale che lavora nella residenza che il segretario di Stato condivide con la moglie Teresa, aveva messo un nastro giallo intorno alla casa, per allertare i passanti della possibilità che cadessero pezzi di ghiaccio o piccole slavine di neve dal tetto della magione. Quando la ditta degli spalatori è arrivata, ha creduto che il nastro giallo fosse stato messo dalla polizia e che la zona fosse off-limits.
Comunque, ora il marciapiede è pulitissimo, in tempo perché Kerry riceva l’attesa visita dell ministro degli Esteri canadese John Baird e del collega messicano Jose Meade.
Ma non è finita: a Boston nevicherà tutto il resto della settimana. Contrariamente a New York e Filadelfia, che sono scampate alla bufera “Juno” dello scorso lunedì-martedì, Boston è stata investita in pieno, insieme agli Stati confinanti del Massachusetts, come il Maine. A Boston è caduto più di un metro di neve, e se ne aspettano altri quindici centimentri prima di domenica.
Ma questa volta Kerry è a casa, e ci starà più attento. Alcuni dei suoi vicini nell’elegante quartiere di Beacon Hill, che sin dall’Ottocento è la residenza preferita dei ricchi, hanno però preso la sua parte e sostenuto che la multa sia stata dettata da motivi politici, per mettere in imbarazzo l’autorevole esponente del partito demcratico. Ma il direttore dell’ufficio della polizia incaricato di far rispettare il codice ha detto asciutto: «Gli agenti non sanno chi abita in ogni casa».