Jihadista beffato: è una giornalista la 15enne adescata on line per portala in Siria e sposarla

Jihadista beffato: è una giornalista la 15enne adescata on line per portala in Siria e sposarla
di Federica Macagnone
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Domenica 24 Maggio 2015, 16:18 - Ultimo aggiornamento: 20:54

Per una settimana le ha parlato via Skype cercando di convincerla a lasciare la sua famiglia e a unirsi all'Isis. Per sette giorni le ha dato istruzioni per il viaggio in Siria cercando di persuaderla, ora dopo ora, a diventare sua moglie: non sapeva che dietro quel velo non si nascondeva una 15enne canadese pronta ad arruolarsi nelle fila dello Stato Islamico ma una giornalista della rete Global News Canada che stava studiando come i jihadisti adescano le ragazze on line.

Abu Antar, questo il falso nome sotto il quale nascondeva la propria identità il jihadista britannico Ahmed Canter, ha prima contattato la ragazza su Twitter e poi l'ha spinta ad avere lunghe conversazioni su Kik e su Skype.

La giornalista aveva aperto un profilo sotto falso nome sui social di microblogging per studiare quanti uomini l'avrebbero contattata: si presentava come una 15enne, musulmana e una foto la ritraeva con il viso coperto. In poche ore è stata contattata da diversi jihadisti direttamente dalla Siria: uno dei primi era per l'appunto Canter che da Raqqa, via Skype, ha iniziato a darle istruzioni per fuggire da casa.

«Ecco cosa devi fare – suggeriva il jihadista – Dì ai tuoi genitori di avere un pigiama party nel fine settimana, e poi vai all'aeroporto. Prendi un volo per Calgary e da lì a Francoforte in Germania. Poi volerai verso Istanbul. Nel momento in cui sarai atterrata in Turchia, avrò tutto pronto: la mia più grande preoccupazione è farti uscire da Istanbul senza che i tuoi genitori impazziscano. Vestiti all'Occidentale, non comprare e tenere in borsa indumenti arabi».

Canter ha rivelato alla ragazza che i suoi uomini l'avrebbero aspettata in Turchia per accompagnarla al confine, e poi in Siria per incontrarlo.

Quando la giornalista gli ha chiesto cosa avrebbe dovuto portare con lei, il jihadista ha risposto: «Porta un po' di soldi, è bello avere denaro extra sul quale ripiegare se qualcosa va storto. Se sei d'accordo, mi comprerò una pistola per la tua protezione». Ovviamente, fine ultimo del viaggio sarebbe stato un matrimonio nel più breve tempo possibile, prima che altri jihadisti mettessero gli occhi sulla giovane canadese.

Quando tutto sembrava pronto, la giornalista ha interrotto i contatti e lui ha cambiato nome e ha bloccato sul social la reporter: nel frattempo aveva già adescato un'altra giovane che si era già diretta in Siria per sposarlo.

Canter è nato in Somalia e si è trasferito in Gran Bretagna all'età di sei mesi crescendo in un sobborgo occidentale di Londra. Prima di lasciare la Gran Bretagna per Raqqa, ha vissuto in una casa popolare con la madre, la sorella e i tre fratelli, uno dei quali ha detto che Canter era un contabile. Adesso la famiglia, sotto choc, sta prendendo le distanze dal ragazzo e i parenti si sono detti disposti a collaborare con la giustizia. «Siamo una famiglia di lavoratori, cittadini che rispettano la legge – ha dichiarato un membro della famiglia Canter - Prendiamo le distanze dalle azioni di Ahmed, dall'Isis e dalla loro attività. Non siamo a conoscenza di dove si trovasse Ahmed, se fosse andato in Siria o no. Inoltre, non abbiamo visto alcuna immagine che possa confermare che dietro Abu Antar si nasconda Ahmed».

Tuttavia, tre compagni di scuola di Canter e due vicini di casa non hanno avuto dubbi sull'identità dell'uomo nel video: «Mi ricordo che anche l'anno scorso ha cambiato il nome sulla sua pagina di Facebook da Ahmed Canter ad Abu Antar» ha dichiarato un amico, fornendo un'ennesima riprova che dietro quel volto su Skype ci fosse quel ragazzo partito da Londra un anno fa con altri 28 giovani per arruolarsi nelle fila dello Stato Islamico.