Non si ferma l'escalation di violenza in Israele: due israeliani sono morti daccoltellati in un centro commerciale a sud di Tel Aviv e tre persone, tra cui un americano, hanno perso la vita in un attacco a Gush Etzion, in Cisgiordania.
L'assalitore che ha colpito al centro commerciale, 24 anni e originari di Hebron, è stato catturato, ma secondo la radio militare potrebbe aver agito in compagnia. Il palestinese ha aggredito tre israeliani davanti ad un negozio di articoli ebraici dove si svolgono anche servizi religiosi: due sono morti e un terzo è ferito. Secondo Haaretz, il palestinese avrebbe ottenuto il permesso di entrare in Israele circa un mese fa e avrebbe detto agli investigatori di averlo chiesto con l'obiettivo «di attaccare e uccidere degli ebrei».
Tre vittime e nove feriti invece per l'attacco palestinese a Gush Etzion: un americano che viaggiava su un pulmino colpito dal fuoco degli assalitori, un israeliano e un palestinese di passaggio. Lo afferma l'associazione privata di soccorso 'Israel Hatzolah'.
L'allarme del premier
«Chiunque condanni gli attacchi in Francia, deve condannare quelli in Israele: è lo stesso terrore. Chi non lo fa è ipocrita e cieco». Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu. «Dietro questi atti di terrorismo - ha aggiunto - c'è l'Islam radicale che cerca di distruggerci, lo stesso che colpisce a Parigi e minaccia tutta l'Europa».