I COMBATTIMENTI
Intanto, nel nord ovest della Siria, prosegue l'altra guerra tra il regime siriano e il variegato fronte di insorti, tra cui qaedisti. Questi proprio ieri hanno espugnato due basi militari lealiste nella regione di Idlib, poco lontano dal principale asse stradale Damasco-Aleppo, quasi del tutto in mano alle truppe governative e alle milizie sciite libanesi, irachene e iraniane alleate del regime siriano.
La decapitazione di cui si è avuta notizia ieri è avvenuta, come recita la didascalia del filmato della durata di circa quattro minuti, nella regione siriana di Dayr az Zor.
LE IMMAGINI
Il video si apre con un interrogatorio sommario del militare trascinato a terra e poi legato su una panchina da alcuni jihadisti. Scene drammatiche, che danno ancora una volta la dimensione della crudeltà dei criminali che combattono nelle file dello Stato Islamico. Non solo. Da circa dieci giorni, l'Isis assedia l'aeroporto militare di Dayr az Zor ed è riuscito a uccidere e a fare prigionieri alcuni militari governativi rimasti a difendere una delle ultime roccaforti lealiste nell'estremo oriente siriano al confine con l'Iraq. La vittima del video pubblicato ieri è molto probabilmente proprio uno dei prigionieri catturati nel corso dei combattimenti dell'aeroporto militare.
Dopo averlo insultato e aver letto la condanna a morte, il boia esegue la decapitazione. Il capo è appoggiato sul corpo a terra della vittima. Dal collo sgorga il sangue. Il jihadista afferma che «il maiale alawita» è stato ucciso perchè «miscredente». «Come lui, anche tu sei miscredente Barack Obama», tuona il miliziano, con una fascia nera sulla fronte. «E come lui sarai condannato. Verremo fino al centro di New York per sgozzarti come abbiamo sgozzato lui», assicura col dito alzato verso il cielo il jihadista in ginocchio vicino al cadavere del soldato. Il filmato, poi, prosegue con le immagini del corpo e della testa della vittima trasportati a bordo di un pick-up nella campagna di Dayr az Zor. Quindi, la conclusione più orrenda: il cadavere senza testa viene mostrato appeso per le spalle a un muro lungo la strada. La testa, con le palpebre chiuse, appoggiata sul collo ancora sanguinolento. E alcuni bambini e ragazzi che scherniscono e infieriscono sul cadavere.