Isis, presunte spie giustiziate in piazza: i cadaveri crocifissi in mezzo alla strada

Isis, presunte spie giustiziate in piazza: i cadaveri crocifissi in mezzo alla strada
di Federica Macagnone
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Domenica 28 Giugno 2015, 15:41 - Ultimo aggiornamento: 30 Giugno, 09:42

Una lenta processione verso la morte. Un'esecuzione a bruciapelo in piazza. I corpi innalzati su croci sul ciglio di una strada trafficata. Sono le immagini che arrivano dall'ultima brutale esecuzione dei miliziani dell'Isis. Questa volta, vittime delle atrocità del Califatto, sono state due presunte spie uccise in pubblico a Raqqa, in Siria.

I due uomini, vestiti in tuta rossa e con le mani legate dietro le spalle, sono stati condotti in processione da miliziani in nero.

Le immagini mostrano come siano stati fatti inginocchiare davanti a una riproduzione di un aereo militare dI fronte a un pubblico accorso per assistere all'esecuzione: i due sono stati uccisi con un colpo di pistola alla testa. I cadaveri, poi, sono stati collocati su croci rudimentali e abbandonati al bordo di una strada in quello che è solo uno degli ultimi atti di una strategia del terrore senza fine cominciata esattamente un anno fa.

Era il 29 giugno 2014 quando Abu Bakr al-Baghdadi, autoproclamatosi emiro dell'Isis, lo Stato islamico dell'Iraq e del Levante, annunciò con un messaggio audio diffuso su Internet la nascita del califfato jihadista nell'Iraq settentrionale e in Siria, con Raqqa come “capitale”. A un anno di distanza il Califfato, nonostante qualche sconfitta, ha tenuto le posizioni in Siria ed è avanzato in Iraq, mettendo le mani su Ramadi ed estendendo la sua influenza nel mondo arabo-musulmano.