Isis, schiave del sesso operate con la forza per tornare vergini ed essere rivendute e stuprate

Isis, schiave del sesso operate con la forza per tornare vergini ed essere rivendute e stuprate
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Domenica 10 Maggio 2015, 19:57 - Ultimo aggiornamento: 11 Maggio, 15:38
E' l'ultimo orrore, in ordine di tempo, che giunge dal campo dell'Isis. E' il racconto di una ragazza ridotta allo stato di schiava-sessuale dai jihadisti e costretta a subire 20 interventi chirurgici di rudimentale ricostruzione dell'imene per ognuno degli altrettanti miliziani che l'hanno formalmente “sposata” per poi abusare di lei. Costretta cioè con operazioni chirurgiche a tornare vergine per poter essere di nuovo venduta e stuprata dai miliziani.



La denuncia sugli orrendi abusi e i maltrattamenti alle donne arriva dall'Onu. A farsene portavoce è Zainab Bangura, inviato speciale per la violenza sessuale, che riferisce di un vero e proprio “bazaar delle schiave”, con donne nude, inserite in varie categorie per “facilitare” la scelta. «Le ragazze e le donne vengono denudate e divise in varie categorie prima di essere spedite in altre regioni. Sono a rischio e sotto assalto in ogni momento della loro vita» afferma Bangura, sottolineando che l'Isis ha «istituzionalizzato la violenza sessuale come aspetto centrale della sua ideologia e delle sue attività, usandola come tattica di terrorismo per centrare i sui obiettivi».



Bangura parla anche delle violenze sessuali nelle zone di guerra e di questa pratica agghiacciante dell'operazione chirurgica coatta.
L'intervento in anestesia locale prevede di "riparare" l'imene usando normali punti di sutura riassorbibili - spiega. In questo modo al primo rapporto sessuale dopo l'intervento ricostruttivo la membrana si rompe nuovamente, causando perdite di sangue, che simulano la perdita della verginità.
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