Sos Onu, in Iraq due milioni di rifugiati: metà non ha un tetto

Sos Onu, in Iraq due milioni di rifugiati: metà non ha un tetto
di Fabio Morabito
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Mercoledì 26 Novembre 2014, 18:54 - Ultimo aggiornamento: 27 Novembre, 15:40

Un’emergenza umanitaria che non ha risposta. Sono 13,6 milioni i rifugiati siriani e iracheni in fuga dalla guerra civile in Siria (praticamente dimenticata dai media) o in fuga dai miliziani dell’Isis. Per dare l’idea delle proporzioni di questa emergenza Libano e Giordania, che hanno già nel territorio campi profughi palestinesi, e che sono Paesi in pace e quindi meta dei popoli in fuga, insieme hanno solo dieci milioni di abitanti. Rifugiati che ora, con l’avvicinarsi dell’inverno, senza cibo e senza riparo, sono anche in pericolo di vita.

L’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) ha denunciato l’indifferenza dell’intera comunità internazionale. «O parliamo di un milione di sfollati in due mesi, o di 500.000 in una notte, il mondo lo stesso non risponde» è l’allarme di Amin Awad, responsabile dell’Unhcr per Medio Oriente e Nord Africa.

Gran parte degli sfollati sono all’interno dello stesso Paese, e cercano salvezza nelle regioni più protette dalla guerra.

In Iraq sono quasi due milioni i rifugiati interni e 190.000 persone quelli che hanno passato il confine. I profughi interni hanno trovato rifugio nella regione del Kurdistan, dove le temperature in montagna arriveranno fino a -16 gradi. Eppure circa 800mila di questi rifugiati - è ancora la denuncia dell’Unhcr - non ha nessuno riparo, mentre 940mila non hanno modo di proteggersi dal freddo nelle strutture in cui vivono. Struttura di fortuna, come edifici abbandonati o in costruzione, o scuole, addirittura nei parchi. Non hanno coperte, non hanno riscaldamento.

«L’inverno qui è già iniziato, siamo profondamente preoccupati per il freddo, destinato ad aumentare velocemente nelle prossime settimane - avverte Carlotta Sami, portavoce dell’Unhcr, da poco rientrata da Erbil, città curda dell’Iraq -. Freddo che farà peggiorare drasticamente le condizioni precarie in cui vivono centinaia di migliaia di sfollati». Il primo ponte aereo, di sette già programmati, con aiuti per l’inverno è già arrivato, partito dal Pakistan. Ha portato 3.600 kit per l’isolamento delle tende, confezionati a Lahore. I kit comprendono pavimenti in polistirolo e isolamento in fibra per le pareti delle tende.

Per aiuti, si può chiamare l’800.897.888 o collegarsi su www.unhcr.it. «Vorrei poter aiutare tutti, vorrei far stare tutti al caldo – è l’appello di Awad – ma il mondo non sta rispondendo».