Isis, torna Deso Dogg il rapper tedesco che combatte in Siria e terrorizza l'Occidente

Una immagine del video di Is "rappato" da Deso Dogg
di Giulia Aubry
2 Minuti di Lettura
Domenica 19 Aprile 2015, 19:57 - Ultimo aggiornamento: 21 Aprile, 09:46
"In Francia sono stati gettati i semi. In Germania le cellule dormienti stanno aspettando. Dove sono le vostre truppe? Noi non ce la facciamo ad aspettare. Vogliamo il vostro sangue".

Così canta in uno degli ultimi video della propaganda dello Stato Islamico, Denis Cuspert, trentanovenne cittadino tedesco che prima di arruolarsi nelle file di IS vendeva i suoi dischi hip-hop, con discreto successo, con lo pseudonimo di Deso Dogg.

Sarebbero gli stessi sostenitori di IS, nei social e nei forum cosiddetti jihadisti, a confermarlo con i loro post e commenti alle immagini che mostrano soldati americani mutilati, fotogrammi delle esecuzioni compiute dallo Stato Islamico, immagini di Obama e bandiere nere.



Solo due mesi fa Denis Cuspert - di padre di origine ghanese e madre tedesca - era stato incluso dal Dipartimento di Stato Americano nella lista dei cosiddetti "terroristi globali", soggetti con i quali nessun cittadino statunitense può avere alcun tipo di rapporto senza essere accusato di terrorismo internazionale. A novembre l'uomo, che nella sua precedente vita ha avuto tre figli da tre donne diverse, era stato ribattezzato "il Goebbels di Isis", una sorta di vero e proprio Ministro della Propaganda del Califfato, per la sua capacità di fascinazione sui giovani europei (non solo delle terze generazioni di immigrati) disillusi e alla ricerca di una propria identità. Nei file in possesso di diversi governi che lo riguardano, Cuspert verrebbe descritto come uno dei principali reclutatori di "foreign fighters" da inviare in Siria.



La minaccia rappresentata da Abu Talha al-Amani - questo il nome di battaglia usato dal rapper tedesco come combattente - e dal suo rap sembrano essere state prese sul serio dai paesi cui si rivolge. In Gran Bretagna, dopo la diffusione del video in cui si parla di possibili attacchi anche sul suolo britannico, sono state innalzate le misure di sicurezza, soprattutto intorno ai monumenti che ricordano i soldati morti nella Prima Guerra Mondiale. Il video "cantato" in arabo e tedesco, senza musica e su un ritmo che ricorda quello dei più comuni inni islamici, è di buona fattura, mostra sottotitoli in inglese e individua chiaramente nel presidente degli Stati Uniti e in Times Square a New York due possibili obiettivi di futuri attentati. Ma non "disdegna" riferimenti al "sangue britannico" e promesse di attacchi alla Germania. Per concludersi con un appello a tutti i lupi solitari: "anche se siete in Europa, date vita alla vostra jihad. Allah vi ricompenserà". Un invito che - unito alla recente "scoperta" di un manuale di sopravvivenza per Lupi Solitari sul suolo britannico e pubblicato dal The Times nei giorni scorsi -, non poteva non portare all'innalzamento delle misure di sicurezza in Grand Bretagna.