Adesso a “regnare” su quelle terre c'è lo Stato Islamico e anche i prodotti da vendere hanno subito una riconversione. Oggi su quei banconi vengono accatastate bandiere nere, tute militari, machete da esecuzione. Gli stessi ritratti in centinaia di immagini di sgozzamenti.
Lo Stato Islamico ha pubblicato on line una serie di foto che ritraggono uno dei tanti mercati militari tra l'Iraq e la Siria. Con l'avanzata dell'Isis, i jihadisti hanno fatto in modo di convertire i mercati locali in luoghi dove chi milita nello Stato Islamico possa trovare tutto ciò di cui ha bisogno.
I sarti, che una volta realizzavano abiti e camicie, ora sotto lo Stato islamico confezionano un gran numero di tuniche, tute e abiti militari. Fondine in pelle, gilet, scarpe da combattimento sono esposte per essere vendute. Coltelli, machete e altre armi sono immediatamente disponibili e messi sotto gli occhi di bambini che vengono trascinati dai papà nei mercati dove si confeziona l'occorrente per l'orrore.
Le foto ritraggono un mercato della provincia irachena di Nineveh, dove sono stati recentemente presi di mira siti archeologici e i jihadisti hanno continuato la loro campagna sanguinolenta contro i civili.
In Iraq sono sempre esistiti i souk in cui si vendevano armi, ma la preoccupante conversione dei mercati è ora cresciuta a livelli che ancora non si riesce a calcolare.