Isis cambia strategia: «Non andate più in Siria, jihad ora è in Europa»

Isis cambia strategia: «Non andate più in Siria, jihad ora è in Europa»
di Federica Macagnone
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Sabato 21 Novembre 2015, 15:58 - Ultimo aggiornamento: 11 Dicembre, 17:54
Contrordine dello Stato Islamico ai suoi affiliati in Gran Bretagna: stop ai viaggi in Siria in attesa di indicazioni per effettuare nuovi attentati. A riferirlo è il Daily Mail, secondo il quale il regime del terrore avrebbe cambiato strategia. Secondo il giornale britannico, lo Stato Islamico sta invitando i jihadisti sparsi nel Regno Unito a non lasciare più il Paese per dirigersi in Siria: saranno più utili alla jihad se resteranno a casa, vivendo nell'ombra, in attesa del momento di passare all'azione.



Il giornale ha intercettato nelle ultime due settimane diversi messaggi sui sistemi criptati utilizzati dai seguaci del califfo Abu Bakr al Baghdadi: alcuni giorni prima del massacro di Parigi, ai jihadisti con base nel Regno Unito si chiedeva di rimanere in contatto on line con l'Isis in attesa di ricevere l'ordine per lanciare nuovi attacchi.



Oltre a richiedere informazioni pratiche su quali armi e quante munizioni avessero a disposizione, veniva data loro tutta una serie di indicazioni per non essere scoperti dai servizi di sicurezza e su come reclutare i giovani. Il tutto avendo cura di non dare nell'occhio e, nel momento degli attacchi, di colpire solo i kuffar, gli "infedeli", e non i musulmani.



Il cambio di tattica dello Stato Islamico è stato confermato da fonti di intelligence e dal premier britannico David Cameron, che aveva parlato di una minaccia in continua evoluzione: «Gli attacchi di Parigi suggeriscono un nuovo grado di pianificazione e di coordinamento oltre alla crescente ambizione di realizzare attacchi che mietano molte vittime. Dobbiamo riconoscere che, per quanto siamo forti, per quanto ci prepariamo, noi del Regno Unito siamo di fronte alla stessa minaccia».



L'allarme dell'intelligence. «La Gran Bretagna è nel mirino dell'Isis con un livello di allerta mai così elevato». A lanciare l'allarme, a fine ottobre, era stato Andrew Parker, capo del controspionaggio (MI5), che aveva rivelato come lo Stato Islamico stesse preparando attacchi di massa nel Regno Unito in grado di provocare un numero altissimo di vittime.



«Negli ultimi 12 mesi abbiamo sventato sei attentati in Gran Bretagna e sette all'estero organizzati da jihadisti radicalizzati nel Paese». E parlando della strategia del terrore aveva aggiunto: «Intercettare le comunicazioni sta diventando più difficile. La regia è in Siria e riesce a mantenere i contatti con i jihadisti fuori dal Paese grazie a un sofisticato utilizzo della tecnologia».