Isis, arriva la guida per "sopravvivere in occidente": come diventare un «agente segreto dell'Islam»

La copertina della pubblicazione comparsa qualche giorno fa nei forum e nei siti online
di Giulia Aubry
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Domenica 19 Aprile 2015, 21:35 - Ultimo aggiornamento: 20 Aprile, 23:39
Settanta pagine scritte in un inglese fluente per insegnare «agli islamici che vivono nei paesi non musulmani» come «diventare un agente segreto che vive una doppia vita».

Secondo lo sconosciuto autore della guida, "scoperta" dal quotidiano statunitense Tampa Tribune e riproposta dal britannico The Times, sarà questo l'unico modo per i musulmani di sopravvivere negli anni a venire nelle grandi città europee (nel caso specifico in quelle britanniche), in attesa che si realizzi il grande progetto del Califfato globale e che tutte le cellule dormienti possano risvegliarsi per compiere il loro destino.



Al di là del manifestato scopo generale e quasi filosofico, la guida fornisce suggerimenti e consigli pratici su come creare (e mantenere) le cellule dormienti, spiega come cambiare il proprio nome, alterare il proprio aspetto e "occidentalizzarsi" nei modi. Viene suggerito, secondo quanto riportano i giornalisti che hanno avuto accesso al testo completo, di non indossare abiti di fattura islamica e di comprare lenti a contatto di colori diversi per confondersi tra gli occidentali e confondere possibili testimoni.



C'è anche una sezione dedicata alla "manipolazione" degli occidentali. Isolarsi troppo non è un bene. E' invece importante avere una storia di copertura credibile e fare amicizia con persone che ricoprano posizioni di potere e che possano fornire informazioni utili per future azioni. Ma, soprattutto, bisogna essere gentili e amichevoli con quanti mostrano dissafezione nei confronti dei loro governi, fungendo da confidenti e consigliandoli nelle scelte future per un possibile reclutamento. «Se queste persone si apriranno con voi - si legge negli estratti del testo pubblicati sul The Times - sarete voi a decidere se parlargli dell'Islam. Potrete dare loro abbastanza informazioni perchè vi aiutino a raggiungere il vostro scopo, ma non più di quelle».



Il testo, che si pone come una sorta di guida per "agenti segreti coperti", continua spiegando come procurarsi (o fabbricare) armi. E come utilizzare quelle disponibili senza particolari licenze, come le balestre già viste nelle immagini dell'addestramento della compagna di Koulibali, il terrorista riconducibile allo Stato Islamico e responsabile dell'attentato al supermercato kosher di Parigi.

C'è anche spazio per analizzare alcuni casi studio relativi ai "successi dei lupi solitari", come l'attacco dei fratelli Koauchi alla redazione del settimanale satirico Charlie Hebdo e per celebrare i "nuovi eroi" come Dzhokhar e Tamerlan Tsarnaev, responsabili dell'attentato alla maratona di Boston nel 2013.

Il manuale non sembra essere stato ancora diffuso su social media o forum jhadisti. Il testo, che come molti altri non è possibile attribuire con certezza a Isis, viene passato di mano in mano (o da pendrive a pendrive) in formato pdf. Di per sé non costituisce una novità assoluta, anche se il riferimento ai cosiddetti "agenti doppi" introduce un nuovo linguaggio, quasi da romanzo di spionaggio, nella narrativa dei movimenti jihadisti o dei loro simpatizzanti. Ma sostiene e rafforza la strategia dei lupi solitari sviluppando, con linguaggio semplice e immediato oltre a esempi concreti, una narrativa che può attrarre quanti, tra i giovani emarginati delle europee, sono alla ricerca di una propria identità e di una vendetta nei confronti di quel mondo da cui si sentono rifiutati.