Isis, nuovo allarme in Gran Bretagna, l'MI5: «Preparano attacchi di massa»

Isis, nuovo allarme in Gran Bretagna, l'MI5: «Preparano attacchi di massa»
di Federica Macagnone
3 Minuti di Lettura
Giovedì 29 Ottobre 2015, 12:41 - Ultimo aggiornamento: 1 Novembre, 10:29
Mosca lancia l'allarme sulla possibile produzione di armi chimiche da parte dell'Isis e Londra quello di nuovi e clamorosi attentati in Gran Bretagna da parte dei jihadisti alla vigilia del vertice diplomatico di domani a Vienna sul futuro della Siria, allargato a tutti i principali player coinvolti nella crisi e ad alcuni Paesi europei come Italia (ci sarà Gentiloni), Francia e Germania.



Un incontro che segna la prima partecipazione dell'Iran ai negoziati dall'inizio del conflitto e che per la prima volta farà sedere allo stesso tavolo Teheran e Riad, arcinemici della regione. Nel salotto della diplomazia ci saranno pure Turchia e Qatar, che insieme all'Arabia Saudita guidano il fronte anti Assad, oltre a Egitto, Giordania, Iraq, Libano.



Grandi assenti alle trattative i siriani: non saranno rappresentati direttamente nè il regime di Assad nè le opposizioni, con cui tuttavia Mosca ha fatto sapere di avere frequenti contatti. I grandi tessitori dei negoziati saranno il segretario di Stato Usa John Kerry e il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov, con il primo impegnato a testare le intenzioni russe e iraniane sul destino di Assad e sulla condivisione della lotta all'Isis con la coalizione internazionale. I due avranno un bilaterale, oltre a quelli con il capo della diplomazia iraniana Mohammad Javad Zarif ed altri ministri degli Esteri.



La Russia intanto ha lanciato oggi l'allarme che l'Isis ha ottenuto accesso alle tecnologie per produrre armi chimiche, proprio quando il processo di smantellamento dell'arsenale chimico di Assad, concordato da Usa e Russia, è stato completato al 99%, secondo il ministero degli Esteri russo. «Sono già stati registrati molti episodi sull'uso di armi chimiche da parte di militanti Isis in Siria e in Iraq», ha sostenuto Mikhail Ulianov, capo del dipartimento del ministero degli Esteri russo per la non proliferazione delle armi, chiedendo un'indagine internazionale dell'Onu e dell'Organizzazione per il divieto delle armi chimiche. «Nel caso dell'Isis - ha osservato - non si tratta solo dell'uso di cloro a scopi militari, cosa di cui è di solito accusata Damasco, sebbene non ci siano ancora prove. Ci sono prove contro l'Isis sull'uso di vere armi chimiche, iprite, e forse lewisite, la cui produzione richiede l'uso di tecnologie piuttosto complesse». Un allarme che rende ancora più inquietante quello lanciato da Andrew Parker, direttore dell'MI5, i servizi segreti britannici. Secondo quanto dichiarato al Telegraph, l'Isis sta pianificando attacchi terroristici con un numero enorme di vittime in Gran Bretagna e il livello attuale di minaccia è il più alto degli ultimi trent'anni. Solo negli ultimi 12 mesi la sua agenzia ha sventato sei diversi attentati in patria e altri sette all'estero.



Parker ha assicurato che 4000 uomini dell'MI5 sono impegnati per prevenire «le minacce terroristiche».
Ma la minaccia proveniente da jihadisti cresciuti in Gran Bretagna e che vogliono aderire allo Stato Islamico non accenna a diminuire.