Isis, muore la teenager austriaca che si era unita agli islamisti. Scatta il timore di casi di emulazione

Sabina Selimovic e Samra Kesinovic
di Federica Macagnone
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Martedì 16 Settembre 2014, 14:17 - Ultimo aggiornamento: 15:38

Hanno lasciato le loro case in Austria ad aprile scorso per imbracciare le armi accanto agli estremisti islamici dell'Isis in Siria. Delle due giovani teenager austriache Sabina Selimovic, 15 anni, e Samra Kesinovic, 16, per mesi si sono avute notizie solo dalle foto postate sui social network: adesso le autorità austriache hanno rilasciato un comunicato in cui si ritiene fondata l'ipotesi che una delle due ragazze sia stata uccisa in combattimento pochi mesi dopo l'arrivo in Siria.



Entrambe figlie di famiglie di immigrati provenienti dalla Bosnia, Sabina e Samra si pensa abbiano viaggiato verso la Turchia prima di attraversare il confine siriano e affiliarsi ai terroristi. Le due avrebbero maturato l'idea dopo aver frequentato una moschea a Vienna e aver letto della jihad su internet. Fondamentali sarebbero stati i contatti con alcuni giovani ceceni prima di partire. Per qualche tempo di loro non si è saputo più nulla. Poi hanno iniziato a postare foto sui social network vestite con i burqa e a fianco di uomini armati.

Le autorità austriache hanno rifiutato di rivelare il nome della ragazza uccisa ma il direttore generale della pubblica sicurezza austriaca ha dichiarato che i genitori «sono stati informati sul rischio che la figlia sia morta». Alexander Marakovits, portavoce del ministero dell'Interno, ha detto: «Abbiamo queste informazioni e stiamo controllando. Non possiamo dire con assoluta certezza che sia vero ma la famiglia interessata andava contattata».

Poco meno di una settimana fa la polizia austriaca aveva espresso il timore che le due teenager potessero essere d'esempio per i coetanei istigandoli a lasciare il Paese e a unirsi ai terroristi. Paure confermate dal ministero degli Interni che ha annunciato che altre due ragazze avevano tentato di fuggire da Vienna per affiliarsi all'Isis. Poche le informazioni filtrate su di loro: una aveva 16 anni e l'altra 14, entrambe le famiglie provenivano dall'Iraq.
Le due sarebbero state fermate dopo che la madre di una terza ragazza aveva iniziato ad avere dei sospetti sul bagaglio che la figlia stava preparando. «Se ci aiutano le famiglie a bloccarli prima che partano riusciremo anche a capire quali sono le sfere di influenza che li portano a tali scelte – ha concluso Marakovits - Una volta che hanno lasciato il paese, anche se poi cambiano idea, è quasi impossibile farli tornare».

La polizia ora vuole scoprire chi le ha convinte a partire e se qualcuno avesse pianificato il loro viaggio che avrebbe dovuto prevedere, anche per loro, il passaggio in Turchia. Ben 130 persone provenienti dall'Austria si crede stiano lottando a fianco degli jihadisti: più della metà proviene dalla regione del Caucaso e ha un permesso di soggiorno valido in Austria.