I due giovanissimi sono partiti insieme altri due fratelli: i quattro hanno 17, 23, 25 e 28 anni. Ragazzi irreprensibili, li definisce il leader, che non comparivano certo nella lista nera dei possibili foreigner fighters. Per questo la famiglia è sconvolta, perché non hanno mai dato segnali di una qualche partecipazione emotiva o concreta al radicalismo islamico.
Alla madre, di origine libanese, avevano detto che partivano per la Thailandia. La donna ha scoperto che era una bugia quando ha ricevuto un sms con scritto che erano arrivati a Bilad al-Sham, “la grande Siria”.
“Ci vediamo in Paradiso”, così terminava il messaggio. Lei l’ha cancellato spaventata, pensando che fosse un terribile scherzo. Ha mandato il suo quinto figlio in aeroporto ad attendere i fratelli che sarebbero dovuti atterrare. Ma dal volo che proveniva dalla Thailandia non sono scesi.