Isis, un ex studente: l'università del boia John era un covo di estremisti, si celebrava l'11 settembre

Isis, un ex studente: l'università del boia John era un covo di estremisti, si celebrava l'11 settembre
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Giovedì 26 Febbraio 2015, 19:48 - Ultimo aggiornamento: 20:55
L'università di Westminster, dove ha studiato informatica il boia dell'Isis Jihadi John, era un covo di radicalismo dove gli studenti celebravano l'11 settembre. A sostenerlo è un ex studente dell'ateno, secondo quanto riporta il Dailymail. L'intervento di un estremista musulmano all'università londinese è stato inoltre rinviato per motivi di sicurezza. Haitham al-Haddad doveva parlare oggi, ma dopo le rivelazioni su Jihadi John l'evento è stato disdetto.



Jihadi John è il boia che si vede nei video delle esecuzioni dei britannici Alan Henning e David Haines, del giornalisti americani James Foley e Steven Sotloff, e del reporter giapponese Kenji Goto



Il terrorista è stato individuato come uno degli studenti che si sono laureati a Londra e che sono stato poi capaci di volare in Siria nonostante fossero nella lista dei sospetti del MI5, il servizio segreto britannico. Mohammed Emwazi, 27 anni, di Queen’s Park, nell'ovest della capitale inglese, sembra che si sia arruolato nell'Isis tre anni fa dopo un viaggio in Medio oriente.



Un ex studente dell'università di Westminster, Raheem Kassam, che si batte contro ogni estremismo nelle università britanniche, ha detto al giornale inglese che l'ambiente all'università di Westminster è l'ideale per la radicalizzazione di studenti come Emwazi. «L'università era un covo di radicalismo quando ero là. Gli atenei di tutto il paese, e l'Università di Westminster in particolare, sono diventate l'obiettivo dei recrutatori degli estremisti».



Intanto in un comunicato l'università di Westminster ha dichiarato: uno studente che si chiamava Mohamed Emwazi si è laureato in informatica 6 anni fa. «Se sarà verificato che i due uomini sono la stessa persona», prosegue la nota dell'istituto di Londra, «non possiamo che dirci scioccati e disgustati. I nostri pensieri vanno alle famiglie delle vittime».



Un portavoce dell'università ha poi detto, sempre secondo quanto riporta il Dailymail: «Prendiamo queste accuse molto seriamente. Condanniamo ogni comportamento che inciti al terrorismo e alla violenza in tutti i nostri campus. Abbiamo regole severe per promuover la tolleranza fra i nostri 20mila stundenti, che vengono a studiare da noi da 150 paesi. Con altre università di Londra stiamo lavorando per applicare le nuove norme del governo per fronteggiare l'estremismo».