Secondo quanto riferiscono alcuni testimoni il jihadista, conosciuto come Abdulkarim Badr, si era nascosto in un'abitazione dopo che i mujaheddin avevano preso il controllo della città a giugno cacciando in parte l'Isis. I vicini hanno avvisato i miliziani della presenza del terrorista ed un componente della Shura, Shadi Al-Ghazanni, si è offerto di mediare con Badr, affermando di conoscerlo. Ma una volta che Al-Ghazanni è entrato nell'abitazione i due uomini hanno iniziato a discutere e poco dopo i vicini hanno assistito alla terribile scena: la testa del mujaheddin lanciata dalla finestra e gettata in strada.
Nei minuti seguenti alla decapitazione sono stati esplosi alcuni colpi di pistola e subito dopo Badr ha lanciato un esplosivo dalla finestra uccidendo un anziano e due bambini. A quel punto sono intervenuti i miliziani che hanno preso d'assalto l'abitazione del terrorista uccidendolo.