Sole, piscine e tuffi dalle scogliere: lo Stato Islamico ha pubblicato on line una brochure in cui vengono rilanciati i territori del Califfato come mete vacanziere.
Si tratta dell'ennesima trovata propagandistica per attirare giovani a unirsi alle fila dei terroristi: dopo le promesse di auto scintillanti e donne, adesso i jihadisti lanciano una nuova attrattiva.
Mentre non molto lontano si continua a sgozzare e gli omosessuali vengono lanciati dai tetti dei palazzi, la guida offre scatti di terroristi che si godono una nuotata in una piscina olimpionica a Mosul, in Iraq, e si tuffano dall'alto di una scogliera.
Un'apparente normalità che cozza con la realtà quotidiana condita di fustigazioni pubbliche, uccisioni e schiavitù sessuale. Anche le immagini che mostrano lo svago dei jihadisti, tuttavia, non riescono a mitigare la deprimente vita all'interno dello Stato islamico: le norme intonacate su un muro della piscina avvertono i nuotatori che ci saranno punizioni per chi non si presenterà in pantaloncini lunghi e t-shirt. Destino ancora più impietoso spetterà a chi dice parolacce o prega in acqua. Ovviamente, ovunque vige il divieto per le donne di frequentare i luoghi di svago. Ci vorrà più di qualche foto propagandistica per ridare una speranza di normalità ai territori del Califfato.