Blitz antiterrorismo in Arabia Saudita: uccisi due sospetti miliziani dell'Isis, arrestati altri tre

Blitz antiterrorismo in Arabia Saudita: uccisi due sospetti miliziani dell'Isis, arrestati altri tre
di Federica Macagnone
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Martedì 29 Settembre 2015, 14:49 - Ultimo aggiornamento: 30 Settembre, 10:30
Blitz antiterrorismo in Arabia Saudita: secondo quanto reso noto dal ministero degli Interni, la polizia ha ucciso due sospetti miliziani dell'Isis e ne ha arrestati altri tre in una serie di azioni lampo compiute in simultanea nella capitale Riad e nella città di Dammam, nella provincia orientale di al-Sharqiyya.



Le forze di sicurezza, inoltre, hanno recuperato un arsenale di armi e materiale per la fabbricazione di bombe in un covo sotterraneo e in un residence: secondo un comunicato del Ministero, il gruppo stava progettando un imminente attacco all'interno del Paese. Tra i cittadini, tutti sauditi, uno dei sospetti era stato precedentemente incarcerato per tre anni dopo essere stato rimpatriato dall'Iraq, anche se non è stato specificato se la sua prigionia avesse legami con i jihadisti. I due sospetti terroristi rimasti uccisi nei raid, sferrati 12 giorni fa, avevano aperto il fuoco contro le forze di sicurezza.



Diversi siti web, come Al-Eqtisadiah, hanno riferito che gli uomini facevano parte di una cellula facente capo all'Isis, mentre l'emittente saudita Al-Arabiya ha reso noto che le persone coinvolte nel blitz avevano legami con l'attentato suicida nella città sud-occidentale di Abha del 6 agosto scorso: un kamikaze si era fatto esplodere durante un attacco a una moschea, rivendicato dall'Isis, dove rimasero uccise 15 persone, dodici agenti dell'antiterrorismo della polizia saudita e tre persone che lavoravano nella moschea.



La notizia dei blitz giunge dopo la conferma sempre più preoccupante che lo Stato Islamico voglia espandere i propri confini oltre l'Iraq e la Siria, per rafforzare il cosiddetto Califfato. L'espansione, riferisce il Daily Mail, per i funzionari antiterrorismo avrebbe gravi conseguenze, in quanto aumenterebbe la capacità del gruppo di lanciare attacchi in Europa.



«L'Isis ha aumentato la propria capacità di condurre campagne globali - ha dichiarato Harleen Gambhir, analista dell'Institute for the Study of War - Il gruppo terroristico è principalmente focalizzato su Iraq e la Siria, ma i funzionari delle intelligence occidentali hanno individuato tre esempi chiave di espansione all'estero dell'Isis. Il primo è un tentativo di espandersi in Libia e nella penisola del Sinai in Egitto. Il secondo è quello di insediare cellule in Turchia, Giordania, Libano e Arabia Saudita per destabilizzare le aree. Il terzo è quello di incrementare i tentativi di pianificare e lanciare attacchi in Europa e altrove. Il ramo dello Stato Islamico in Libia è particolarmente preoccupante, in quanto non è semplicemente un gruppo affiliato, ma è un tentacolo del gruppo».