Una tendenza, sottolineata da fonti del governo di Parigi, che si spiega con l'accentuarsi della propaganda dello stato islamico nei confronti delle donne. Dall'aprile 2014 - secondo il comitato interministeriale di prevenzione della delinquenza - sono stati segnalati circa 3.670 casi di partenza per la jihad. Sono cifre stabilite soprattutto a partire dalle denunce al numero verde istituito per le famiglie alle prese con la radicalizzazione islamica di un congiunto. La novità dell'ultimo mese di marzo - ha spiegato il segretario generale del comitato, il prefetto Pierre N'Gahane - è che sono state segnalate più ragazze che ragazzi, «un fenomeno nuovo per la sua ampiezza». Da quando è stato istituito il numero verde, un anno fa, la proporzione delle donne in partenza per la jihad era del 43% contro il 57% di uomini. Nel marzo 2015 la tendenza si è invertita, e sono state segnalate come dirette nei paesi arabi per la guerra santa islamica 136 ragazze contro 125 loro coetanei maschi. Il ministero dell'Interno spiega il fenomeno con la tendenza dell'Isis a rivolgere la sua propaganda verso le donne, anche con video miranti a convincerle a partire o addirittura a sedurle: «queste organizzazioni hanno il potere di convincere le donne che esse sono una componente essenziale, perchè metteranno alla luce i futuri combattenti», ha spiegato Delphine Bergere-Ducote, della direzione per la protezione dei giovani.
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