Un caso di stupro come tanti, purtroppo all'ordine del giorno nel paese, ai danni di una ragazza di soli 14 anni: ma questa volta, il padre della vittima ha deciso di farsi giustizia da solo dopo aver scoperto che sua figlia era rimasta incinta in seguito alla violenza.
Pazzo di dolore, ha così deciso di invitare a cena lo stupratore e ha preparato personalmente, con cura, il pasto che sarebbe stato l'ultimo della sua vita. Poi lo ha torturato e ucciso bruciandogli i genitali con tenaglie bollenti e verso le 4 del mattino è andato ad autodenunciarsi alla polizia.
L'intenzione originaria non era quella di ucciderlo ma solo di farlo soffrire, ha confessato il padre della ragazza alle autorità, ma l'uomo non è sopravvissuto alla tortura inflittagli. «La prima volta che l'ho bruciato ha urlato - ha raccontato l'uomo, sotto choc - la seconda volta ha solo tremato. E la terza volta non si è più mosso... era morto. Anche se non volevo ucciderlo».
La polizia ha trovato il cadavere nel letto, imbavagliato e con le mani legate: aveva numerose bruciature sullo stomaco e sulle parti intime.
Il padre della ragazza stuprata è stato arrestato con l'accusa di omicidio.
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