India, incaprettato e pestato a morte dai colleghi: era accusato di furto

India, incaprettato e pestato a morte dai colleghi: era accusato di furto
di Federica Macagnone
2 Minuti di Lettura
Lunedì 19 Ottobre 2015, 15:28 - Ultimo aggiornamento: 20 Ottobre, 19:11
Lo hanno appeso mani e piedi a una trave e lo hanno pestato di botte fino a ucciderlo: Ram Singh, un immigrato, è stato massacrato da alcuni colleghi di lavoro dopo una denuncia di furto in una azienda di Amritsar, in India.



La scena è stata filmata da un uomo presente all'attacco ed è stata pubblicata online: i 34 minuti di pestaggio hanno fatto il giro del mondo e diversi spezzoni sono stati estrapolati per mostrare l'orrore di quei momenti.



Nelle immagini si vede Ram Singh tenuto prigioniero e appeso per mani e piedi a una trave: due colleghi ridono, uno impugna una mazza e inizia a colpirlo violentemente. Nemmeno le grida di dolore fermano la mano dei suoi aguzzini che lo colpiscono per oltre mezz'ora fino a ucciderlo.



Come ha raccontato al Times of India la moglie della vittima, Raji, il marito era stato accusato di furto e un gruppo di uomini si è presentato alla loro porta per infliggergli la punizione. «Giovedì – ha raccontato la donna - alcune persone sono venute a casa nostra, nel villaggio di Khankot, hanno portato via mio marito con la forza e lo hanno trascinato in un'auto. Lo hanno picchiato senza pietà e hanno abbandonato il cadavere in strada».



Alcuni testimoni hanno assistito alla scena e hanno confermato la versione data da Raji alla polizia. Adesso gli agenti sono sulle tracce di tre uomini che si sono dati alla fuga: il principale indiziato è stato identificato come Jaspreet Singhm, ma ancora oggi gli assassini di Ram sono a piede libero.