Usa, Hulk, il pitbull più grande al mondo: a 17 mesi pesa 80 chili

Usa, Hulk, il pitbull più grande al mondo: a 17 mesi pesa 80 chili
di Federica Macagnone
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Martedì 3 Marzo 2015, 16:05 - Ultimo aggiornamento: 4 Marzo, 16:36

Con quella stazza non potevano che chiamarlo Hulk. A soli 17 mesi pesa 80 chili ed è già il pitbull più grande del mondo: di tempo per crescere ancora ce n'è. Anche perché i suoi padroni, Marlon e Lisa Grennan, allevatori di cani nel New Hampshire, negli Usa, non gli fanno mancare nulla e ogni giorno lo alimentano con una dieta ricca di proteine composta da integratori e quasi due chili di carne macinata. Entrambi sono orgogliosi del loro mega-cucciolo e felici del fatto che sia il migliore amico del loro figlioletto di tre anni, Jordan, che spesso e volentieri si fa portare a spasso salendogli in groppa e cavalcandolo come un cavallo.


Nonostante i pitbull siano bollati come "cani pericolosi" e in alcuni Paesi come l'Inghilterra ne sia vietato l'allevamento, Marlon Grennan sostiene che in realtà si tratta di animali molto affettuosi e assolutamente adatti a stare in famiglia e con i bambini.

«Sono cani molto equilibrati e gentili, sono "cani bambinaia" - ha detto - Non credo che sia irresponsabile avere in casa dei pitbull quando si hanno figli piccoli.

Sono cani come tutti gli altri, la razza non ha importanza: l'importante è come li si alleva».

In ogni caso, Grennan è costretto ad ammettere che un cane con le dimensioni di Hulk (quasi tre volte più grande di un normale American pit bull terrier) va preso con le molle. «Potrebbe uccidere qualcuno - dice - se si trovasse nella situazione sbagliata nel momento sbagliato: con le mandibole che ha può spezzare un braccio come uno stuzzicadenti».

Marlon e Lisa Grennan gestiscono insieme il "Dark Dynasty K9's", un allevamento specializzato nel tirare su alcuni dei cani da guardia più temibili del mondo. Marlon, un ex pugile, fondò la società dieci anni fa con due soli cani, dopo aver subito un infortunio alla mano che gli stroncò la carriera. Ora possiedono dozzine di cani, molti dei quali vivono in casa, con la famiglia, in un ranch di 150 acri. Tra tanti pitbull e altri possenti cani da difesa, un solo intruso, ma ben accetto come una mascotte: un chihuahua.

Marlon ammette che i suoi cani vengono addestrati per essere aggressivi e dominanti quando la situazione lo richiede, ma non accetta le critiche di chi è contrario a questo tipo di allevamenti. «Sono critiche che vengono da persone che, vivendo in ambienti sicuri e non avendo bisogno di protezione, non capiscono le esigenze di chi si trova in situazioni differenti - dice - E' molto, molto importante quello che sto facendo. Io vivo nel New Hampshire, dove non c'è criminalità, e quindi non ho motivo di preoccupazioni in questo senso. Ma, tanto per fare degli esempi, ho dei clienti nell'isola di Grenada e in parti dell'Africa dove il problema della criminalità e dell'autodifesa è rilevantissimo. Per loro abitare in quei posti è terribile: non vivono a Disneyland, vivono nella paura. Ecco, questo è il mio lavoro: cercare di alleviare la paura degli altri dando loro un cane di famiglia che li difenda».