Hong Kong, Joshua il leader (adolescente) della rivoluzione degli ombrelli

Hong Kong, Joshua il leader (adolescente) della rivoluzione degli ombrelli
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Mercoledì 1 Ottobre 2014, 12:45
​Ha diciassette anni, grandi occhiali neri sul naso e un viso da adolescente pallido e scavato dallo studio. Un ragazzino apparentemente innocuo che la Cina sta iniziando a considerare una minaccia contro il regime, una pericolosa spia al servizio degli Stati Uniti. Joshua Wong Chi-fung si è accreditato in appena quattro giorni di manifestazioni a Hong Kong come uno dei leader, se non il punto di riferimento, della "umbrella revolution", la protesta contro le ingerenze della politica cinese nelle elezioni di Hong Kong.



Le autorità filocinesi lo definiscono "un estremista" e sospettano che sia al soldo dei servizi americani, un piccolo 007 infiltrato nel mondo della scuola per animare i più giovani contro le imposizioni di Pechino.



Joshua è attivista ormai da tre anni, da quando nel 2011 partecipò con altri studenti alla costituzione del gruppo "Scholarism", in opposizione a un modello di educazione "patriottico" che la Cina voleva trasmettere ai ragazzi di Hong Kong.



Wong Chi-fung è diventato quindi subito uno dei trascinatori di piazza dell'Umbrella Movement, il movimento nato a Hong Kong per battersi in difesa di elezioni libere, che prende il nome dagli ombrelli usati dai manifestanti per difendersi dai lacrimogeni. Ma il carisma dello studente dai grandi occhiali da miope è aumentato notevolmente da quando, il 26 settembre, è stato arrestato durante gli scontri. Rilasciato due giorni dopo, è ora considerato la "voce" dei giovani della rivoluzione asiatica, sorvegliato speciale della Cina.
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