«Un gioco da ragazzi», ha raccontato l'hacker parlando con il sito di giornalismo investigativo francese Mediapart che ha divulgato la notizia. «Con una connessione internet chiunque sarebbe in grado di farlo». L'intrusione è avvenuta sfruttando una falla dell'applicazione mobile di Microsoft, ActiveSync, che si connette ai server del Parlamento europeo per controllare se arrivano nuovi messaggi. Quando appare un'icona sullo schermo che segnala l'accesso indesiderato e si clicca imprudentemente su 'ok', il computer impiccione recupera le password per la casella di posta elettronica. Nel caso dell'intrusione ai danni degli eurodeputati si è trattato di un atto dimostrativo. L'esperto informatico, infatti, non ha neanche curiosato tra i messaggi, ma ha voluto segnalare la vulnerabilità dei software che fornisce Microsoft all'Eurocamera e alla Commissione europea.
L'attacco arriva dopo che il colosso di Redmond, insieme a Google e Facebook, ha rassicurato, l'11 novembre scorso durante la nona audizione dell'inchiesta del Parlamento europeo sul Datagate, che nè la Nsa americana nè altri governi hanno accesso diretto ai loro server e quindi ai dati dei loro clienti. Microsoft, infatti, è tra i colossi tirati in ballo nello scandalo Prism da Edward Snowden, il consulente della Nsa passato da Hong Kong alla Russia portando con sè una mole vastissima di segreti.
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