Hacker islamico al servizio della Jihad rivela sul web: «Così svuoteremo i conti dei ricchi per finanziare la Guerra santa»

L'estremista islamico Junaid Hussain in una foto da lui inserita su Twitter
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Domenica 17 Agosto 2014, 17:32 - Ultimo aggiornamento: 18:33
Un giovane estremista musulmano di nazionalit inglese sospettato di essere il cervello di un piano per svuotare i conti correnti dei ricchi e usare i soldi per finanziare la guerra santa. L'uomo, Junaid Hussain, 20 anni, fuoriuscito dalla Gran Bretagna e sta combattendo con l'Isis in Siria da dove - secondo l'antiterrorismo inglese - sarebbero partite via internet istruzioni per sottrarre soldi ai conti dei ricchi e dei vip in modo da finanziare la Jihad.

Hussain, già arrestato nel 2012 per aver “rubato” informazioni sull'ex primo ministro Tony Blair, viene ritenuto «la mente di un piano con cui gli hackers dell'estremismo islamico intendono prendere di mira i conti correnti delle persone ricche e famose». Ma nei suoi post su Twitter non c'è una menzione diretta dell'hackeraggio. Il giovane, che si firma con lo pseudonimo Abu Hussain al-Britani (è lo stesso che ha promesso agli inglesi di sgozzare gli infedeli a Trafalgar Square) ha divulgato una foto in cui lo si vede con una sciarpa sul viso e un fucile mitragliatore puntato verso l'obbiettivo. Junaid Hussain, prima dell'espatrio, viveva a Birmingham, la città del Regno Unito con il più alto tasso di musulmani (22 per cento) ed è fuggito in Siria dopo che gli era stata concessa la libertà su cauzione.



La vicenda è stata rivelata oggi dal quotidiano Daily Mail e va ad aggiungersi alle centinaia di notizie che parlano della crescita inarrestabile dell'estremismo islamico in Gran Bretagna. Le banche inglesi, secondo il giornale, sono state avvertite del pericolo e «stanno lavorando per prevenire attachi ai loro clienti», segno che la minaccia è tutt'altro che campata per aria. Le istituzioni finanziarie, se i sistemi di sicurezza venissero “beffati”, si troverebbero a dover risarcire cifre inimmaginabili, senza contare lo smacco che ne deriverebbe per la City, ritenuta ormai la piazza finanziaria più importante del mondo. Secondo il Daily Mail, i terroristi dell'Isis e del Califfato, nella loro avanzata in Iraq, si sarebbero impadroniti anche di una banca a Mosul, impadronendosi centinaia di milioni di sterline. I servizi di sicurezza britannici ritengono che potrebbero aver acquisito, con il controllo dell'istituto di credito, «informazioni tecniche vitali» per una operazione di hackeraggio su larga scala.
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