L'Inghilterra non è più cristiana: i praticanti sono soltanto il 14%

L'ex arcivescovo di Canterbury Rowan Williams
di Luca Lippera
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Domenica 27 Aprile 2014, 20:21 - Ultimo aggiornamento: 28 Aprile, 22:05
L'Inghilterra ormai un Paese post-cristiano in cui la religione - comunit musulmana a parte - sta diventando irrilevante. Lo ha dichiarato l'ex arcivescovo di Canterbury, Rowan Williams, sull'onda di un sondaggio inequivocabile: solo il 14 per cento degli inglesi si definiscono cristiani praticanti, il 38 per cento ammette di non praticare e il 41 per cento si dichiara assolutamente non religioso. Ottantasei cittadini su cento, a conti fatti, non hanno pi nulla a che fare con la Chiesa anglicana e con i suoi riti.


La "scristianizzazione" del Regno Unito è testimoniata da un sondaggio pubblicato dall'edizione di ieri del Sunday Telegraph. Solo il 14% degli inglesi, in una società profondamente trasformata dall'immigrazione, dice di essere praticante. L'ex arcivescovo di Canterbury, Rowan Williams, non ha escluso che vi sia «una riluttanza da parte dei cristiani a dichiarare la propria fede», anche a causa della presenza di gruppi religiosi fondamentalisti.



Pochi giorni fa il primo ministro David Cameron, suscitando critiche dal mondo laico e nei settori più estremi della comunità musulmana (ormai quasi il 6% della popolazione), aveva detto che «l'Inghilterra resta un Paese cristiano». «Bisogna intendersi sui termini - ha detto Williams, ex capo della chiesa del Regno Unito, formalmente guidata dalla corona - Se la domanda è se siamo una nazione di credenti, la risposta è no. Se invece parliamo di paese cristiano nel senso di una nazione saturata da valori cristiani, allora la risposta è affermativa».




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