Gran Bretagna, elezioni suppletive: l'Ukip favorito, Cameron trema

Il leader dell'Ukip Nigel Farage
di Luca Lippera
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Mercoledì 8 Ottobre 2014, 21:39 - Ultimo aggiornamento: 10 Ottobre, 01:03
Il primo ministro britannico David Cameron ha vissuto un compleanno decisamente poco invidiabile. Le elezioni suppletive tenute ieri nel collegio di Clacton, Inghilterra orientale, potrebbero consegnare agli euroscettici dell'Ukip il primo, storico seggio nel parlamento di Westminster a Londra. Il candidato degli Indipendentisti, secondo i sondaggi, ha in tasca la vittoria e la cosa è doppiamente “dolorosa” per il premier che durante la consultazione ha festeggiato a Downing Street i 48 anni: Douglas Carswell, il probabile neodeputato, militava nel Partito Conservatore ma pochi mesi fa se n'è andato - per abbracciare entusiasticamente l'Ukip - dicendo che i Tory, il loro leader e l'ostinazione a restare nella Ue stanno facendo danni incalcolabili al Regno Unito.

















Le elezioni suppletive a Clacton, secondo gli osservatori, daranno al Paese la conferma e la misura del solco che separa il primo ministro dalla base dei Tory e in fondo da tutto il Paese. Carswell, il ribelle passato all'Ukip di Nigel Farage (le sue dimissioni dal partito e dal seggio hanno innescato il meccanismo del voto suppletivo), ha detto e ripetuto di aver lasciato i conservatori per «le indecisioni di Cameron sull'Europa e sull'immigrazione». Lo United Kingdon Independence Party vuole, senza tanti sofismi, l'uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea e un drastico freno all'arrivo degli stranieri. Il messaggio, sintetizzando, è questo: l'Inghilterra agli inglesi e basta discussioni.



La probabile elezione di Carswell, conservatore da decenni, potrebbe innescare un terremoto. Il fatto che un deputato possa passare da una parte all'altra non è uno scandalo neppure in Inghilterra. Ma la quasi certezza che l'elettorato lo segua in massa, condividendone la posizione, può rivelarsi un colpo mortale per il futuro del premier Cameron: molti deputati ora nel partito del primo ministro, di fronte a una disfatta a Clacton, potrebbero essere tentati di abbandonare i Tory e abbracciare gli euroscettici dell'Ukip per mantenere il posto a Westminister. Il governo di Londra ha già fissato le prossime elezioni generali: 7 maggio 2015, un giovedì. I laburisti, stando ai sondaggi, sono in leggerissimo vantaggio sui conservatori, ma formare un governo sarebbe quasi impossibile.



Clacton, nell’Essex, cuore della East Anglia, è sul mare. Il posto, una cittadina balneare – tanti vacanzieri, altrettanti pensionati, reddito al di sopra delle medie – è da molti anni un feudo conservatore. Perderlo, per i Tory, e per Cameron in particolare, significherebbe confrontarsi con l’idea che il grosso della base elettorale ormai si riconosce più nell’Ukip di Farage che nel partito che fu di Margaret Thatcher. La Lady di Ferro fu una acerrima nemica delle burocrazie europee e l'allergia a Bruxelles - un luogo lontanissimo, visto con gli occhi dell'Inghilterra rurale - è oggi la bandiera degli indipendentisti inglesi.



Nigel Farage, leader degli euroscettici, durante la campagna elettorale si è fatto fotografare in giro per le strade sulla replica di un carro-armato. Nello scorse settimane aveva detto che i «i tank dell'Ukip» sono parcheggiati nel prato del Labour. Un modo a dir poco fantasioso, e se volete eccentrico, per sottolineare che il partito (ormai stimato al 15% su base nazionale) sta erodendo voti non solo ai conservatori ma anche alla sinistra. Oggi, oltre a quella che si tiene a Clacton, c'è una elezione suppletiva anche nel collegio di Middleton nell'Inghilterra del Nord, dove si è dimesso un altro parlamentare. I laburisti sono favoriti. Ma un nuova, ulteriore avanzata degli indipendentisti potrebbe far tremare tutti dopo aver rovinato il compleanno del primo ministro.















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