Francia, trionfa l'ultradestra di Le Pen. Hollande bocciato

Hollande
di Francesca Pierantozzi
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Lunedì 24 Marzo 2014, 08:14 - Ultimo aggiornamento: 23:47

La notte nera per la sinistra francese. Nemmeno dieci secondi dopo le otto, ieri sera, le proiezioni dei risultati del primo turno delle Comunali hanno annunciato il primo duro verdetto delle urne: è punita, e severamente, la sinistra di Hollande, e il no alla politica dell'Eliseo e del Governo viene affidato all'estrema destra del Fronte nazionale. La destra dell'Ump all'opposizione recupera forze, e annuncia che per il secondo turno «sono riunite le condizioni per una grande vittoria».

Difficile prevedere i risultati definitivi dei ballottaggi di domenica prossima, con il Fronte nazionale, che si era presentato in solo 600 Comuni ed è presente in decine di triangolari, ma intanto la lista delle città in cui il candidato socialista arriva secondo o addirittura terzo è infinita. La prima: Parigi. Smentendo tutti i sondaggi la conservatrice Nathalie Kosciusko-Morizet supera, anche se di poco, la socialista Anne Hidalgo, favorita dai pronostici. A Marsiglia è la débacle. Il socialista Mennucci pensava di restituire Marsiglia alla Gauche e invece arriva terzo, a venti punti dal conservatore Gaudin e addirittura dietro al candidato del Fronte nazionale. La destra sembra essere in testa dovunque: Strasburgo, Tolosa, Perpignan, Nimes. Anche se sul voto pesa un'astensione record che sfiora il 38 per cento, il risultato non pare lasciare molti dubbi.

Marine le Pen, apprende in diretta la vittoria secca al primo turno del suo candidato a Henin-Beaumont, ex roccaforte rossa nel nord minerario. «I francesi si sono ripresi la loro libertà» dice trionfante. Di fronte a lei, la portavoce del governo Najad Vallaud-Belkacem lancia subito un appello a sbarrare il passo ai candidati del Fronte. «La posizione del partito socialista è chiara - dice - faremo tutto il possibile per impedire che un candidato del Fronte nazionale diventi sindaco».

IL FRONTE REPUBBLICANO

Ma sull'altro versante, il Fronte Repubblicano non è così compatto. Jean-François Copé, segretario dell'Ump chiede «alle elettrici e agli elettori che hanno votato per il Fronte Nazionale per esprimere la loro rabbia di votare Ump al secondo turno».

Ancora più netto François Fillon, che pure aveva fama di moderato ai tempi in cui era il primo ministro di Nicolas Sarkozy: «nessun desistenza - ha detto Fillon - nessun accordo» con la sinistra. Davanti al Fronte Repubblicano che scricchiola da tutte le parti, Marine Le Pen punta a fare l'en plein. Potrebbe centrare l'obiettivo dei mille consiglieri comunali e dieci sindaci che si era fissata alla vigilia, trampolino inaspettato per le Europee che si annunciano ancora più rosee, con sondaggi che fino a qualche tempo fa davano il Fronte Nazionale addirittura primo partito di Francia, sull'onda di una protesta anti-euro.

SETTIMANA BOLLENTE

Per ora la settimana tra i due turni si annuncia bollente. Soprattutto a Parigi, dove i giochi sembravano fatti e la partita invece si riapre. La sinistra ha comunque ancora speranza di riuscire a conservare la ville lumière, grazie ai ballottaggi favorevoli in molti arrondissement. Kosciusko-Morizet ha intanto ritrovato il sorriso: «il popolo di Parigi, libero e ribelle, ha smentito tutti i pronostici, adesso tutto è possibile». Tocca ora alla tenace Anne Hidalgo cercare di evitare che la sconfitta si trasformi in una catastrofe per la gauche.

Piange, ma di gioia, l'ex candidato alle presidenziali per il centro François Bayrou. E' arrivato in testa a Pau, sui Pirenei. In caso di sconfitta, aveva annunciato il ritiro dalla politica. E a destra, si conferma il più popolare Alain Juppé. L'ex ministro degli Esteri (e ferocemente contrario a qualsiasi alleanza con il Fronte nazionale) è stato rieletto per la terza volta, e al primo turno, sindaco di Bordeaux.

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