Femen, blitz davanti al presidente francese Hollande: il nostro è un atto politico

François Hollande
di Stefania Piras
2 Minuti di Lettura
Martedì 28 Ottobre 2014, 18:36 - Ultimo aggiornamento: 19:12

Femen alla carica contro il presidente francese François Hollande. Due attiviste martedì mattina hanno cercato di oltrepassare la sicurezza per protestare contro la condanna di due militanti per esibizione sessuale. Seni nudi e scritte nere sul petto, le ragazze, hanno interrotto la visita del presidente agli Ateliers d’ecriture di Parigi.

E’ avvenuto tutto di fronte alle telecamere visto che il presidente si stava preparando a rilasciare delle dichiarazione di fronte ai cronisti che hanno ripreso in diretta l’assalto.

«Non siamo malate mentali, il nostro è un atto politico» hanno scandito le attiviste di fronte al presidente che non si è composto e ha fatto cenno ai giornalisti di aspettare prima di cominciare le interviste.

Alle due Femen Hollande ha rivolto uno scarno commento: «Vi capisco». Inna Shevchenko, una portavoce delle Femen residente in Francia ha rivendicato la protesta: l’intenzione era ottenere la reazione del presidente sull’incriminazione per esibizionismo che riguarda due Femen. «Le femministe che militano a seno nudo sono malate mentali signor Presidente?» questa la domanda che le ragazze hanno urlato a Hollande.

«Siete femministe e vi capisco. Non siete malate mentali, ma non potete mettervi in questa situazione. Vi capisco», ha detto Hollande molto calmo. Una delle protagoniste della protesta. Pauline Hillier, ha scritto più tardi su Twitter «François Hollande ha visto, ascoltato e capito i nostri metodi, La giustizia francese farà altrettanto ?».

La vicenda segue la protesta di domenica scorsa quando una trentina di Femen hanno manifestato a torso nudo davanti al Palazzo di giustizia contro la condanna, pronunciata il 15 ottobre, di una rifugiata politica e loro compagna, Yana Jdanova, che dovrà pagare 1500 euro per esibizione sessuale e degrado dopo aver aver attaccato la statua di cera del presidente russo Vladimir Putin al museo Grévin. Stessa accusa per un’altra Femen, Eloïse Bouton, che l’anno scorso aveva manifestato nella chiesa della Madeleine a Parigi.