Facebook, editori in rivolta contro le nuove
regole: "Ci obbligano a comprare pubblicità"

Facebook, editori in rivolta contro le nuove regole: "Ci obbligano a comprare pubblicità"
2 Minuti di Lettura
Venerdì 13 Dicembre 2013, 13:40 - Ultimo aggiornamento: 15 Dicembre, 09:03
MILANO - Scoppia la polemica dei piccoli editori contro Facebook, la cui piattaforma in grado di far arrivare i contenuti a pi di un miliardo di persone. Piattaforma sfruttata dai piccoli editori, e non solo, che sulla visibilità offerta social network hanno impostato una parte sempre più crescente della loro attività. L’idillio si spezza nel momento in cui lo stesso genere di contenuti pubblicato sulle medesime pagine, che fino a qualche mese prima otteneva ottimi riscontri, raggiunge un numero inferiore di utenti. E, soprattutto, se la novità è dovuta alla precisa volontà della creatura di Mark Zuckerberg di incoraggiare gli investimenti pubblicitari: il 5 dicembre il social network ha di fatto ammesso di aver adottato una strategia di questo genere. E così il sito Calcionapoli24.si è rivolto in tribunale e, con altri cinque, all’Antitrust: «Cambiano l’algoritmo senza avvisarci e così ci vengono imposti investimenti per non vedere crollare i nostri lettori».



ll problema descritto da Silvio Passante, editore di Calcionapoli 24, è relativo alla visibilità degli aggiornamenti della pagina: quanti degli utenti che hanno fatto “Mi piace“, 230mila nel caso di Calcionapoli24, vengono effettivamente raggiunti dai post pubblicati in assenza di investimenti pubblicitari? Il termine tecnico è “visibilità organica”. “Negli ultimi due anni, da quando si sono quotati in Borsa, l’hanno abbassata quattro volte”, accusa l’editore campano. In un primo momento, racconta, “ho cercato di capire come poter intervenire e mi sono rivolto alla sede italiana di Facebook (si trova a Milano, nda), loro mi hanno messo in contatto con Dublino (quartier generale europeo, nda). Mi sono anche recato in Irlanda e mi hanno chiesto un investimento pubblicitario da 10mila euro mensili”. Con questa cifra gli aggiornamenti della pagina di Calcionapoli24 sarebbero tornati a raggiungere la maggior parte dei fan nel loro newsfeed, la sezione di Facebook in cui vediamo scorrere le notizie. In caso contrario, a circolare massicciamente sono solo i contenuti che hanno ottenuto molti “Like” o commenti a fronte della sopracitata visibilità organica di base bassa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA