Gli euroscettici inglesi accusano la Ue
"Mani insanguinate sulla crisi Ucraina"

Nick Farage, leader dell'Ukip, il partito che chied l'uscita del Regno Unito dalla Ue
di Luca Lippera
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Giovedì 27 Marzo 2014, 17:48 - Ultimo aggiornamento: 28 Marzo, 21:37
"L'Unione Europea ha le mani insanguinate per quanto accaduto in Ucraina". Mai in Inghilterra erano risuonate parole cos dure e accuse esplicite contro la Ue. Le ha pronunciate mercoled sera Nigel Farage, capo del partito che vuole l'uscita della Gran Bretagna dall'Europa, in un dibattito televisivo con Nick Clegg, leader di liberaldemocratici, al termine del quale il 57 per cento degli intervistati ha detto di essere "favorevole" all'idea di lasciare l'unione. L'Ukip (United Kingdom Indipendence Party) continua a salire nei sondaggi e Farage, l'altra sera, non ha fatto sconti a nessuno. "Il Governo di Londra - ha detto - ha incoraggiato l'Unione Europea a portare avanti un piano imperialista ed espansionista in Ucraina offrendo false speranze a un gruppo di persone che hanno rovesciato un ledaer (Yanukovich) liberamente eletto".

Nick Clegg, alleato del conservatore David Cameron nel governo inglese, ha ascoltato visibilmente imbarazzato e ha potuto fare poco per arginare Farage. E' la prima volta che in Inghilterra viene apertamente evocata una manovra con cui l'Europa, fulcro della Nato, avrebbe agitato la "piazza" a Kiev con l'obbiettivo di rovesciare il potere. "Questo ha provocato la reazione di Putin - ha aggiunto il leader dell'Ukip - e ritengo che l'Unione Europea, francamente, abbia le mani insanguinate per quanto riguarda l'Ucraina".

La durissima polemica scatenata dalle parole di Farage sta valicando i confini del Regno Unito. Il premier inglese, David Cameron, è stato costretto a reagire affermando che "le responsabilità di quanto accaduto nella crisi sono della Russia e dei sostenitori di Mosca in Crimea". Il liberaldemocratico Clegg, uscito sconfitto (secondo i sondaggi) dal confronto tv si è detto "scioccato" dalle parole del leader dell'Ukip. "Farage - ha aggiunto - sta dalla parte di Putin".

Ma la stampa inglese sta dando grande risalto alla notizia. Le accuse dell'Ukip sono arrivate proprio mentre il presidente degli Stati Uniti Obama iniziava il viaggio in Europa. Oggi nei titoli di molti giornali (anche italiani, a dire il vero), ha fatto capolino a più riprese la parola "shale gas", il metano che gli Stati Uniti estraggono dal sottosuolo con una fratturazione molecolare delle rocce profonde. Diversi commentatori iniziano a far notare che dietro il palcoscenico della crisi ucraina potrebbe esserci una planetaria partita a scacchi per modificare gli equlibri nelle forniture di gas che oggi l'Europa riceve in prevalenza dalla Russia (Mosca copre quasi il 40 per cento del fabbisogno italiano e circa il 30 di quello tedesco).
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