Erika, la tempesta tropicale fa 20 morti e 30 dispersi nei Caraibi. Ma comincia ad indebolirsi

Erika, la tempesta tropicale fa 20 morti e 30 dispersi nei Caraibi. Ma comincia ad indebolirsi
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Sabato 29 Agosto 2015, 11:33 - Ultimo aggiornamento: 31 Agosto, 08:42
La tempesta tropicale Erika semina morte e devastazioni nei caraibi a dieci anni di distanza dalla devastazione causata dall'Uragano Katrina, che provocò quasi duemila vittime e un milione di senzatetto.



Almeno 20 morti e una trentina di dispersi si registrano in Dominica, dove l’aeroporto continua a rimanere chiuso al traffico. La tempesta tropicale tuttavia, ora che raggiunto Haiti e la repubblica Dominicana dirigendosi verso le Bahamas, a nord di Cuba, e la Florida, dove è atteso domenica in serata, si sta indebolendo.



Il Governatore della Florida Rick Scott ha dichiarato lo stato di emergenza. Secondo Scott la tempesta costituisce ancora una minaccia seria. Erika dovrebbe percorrere la penisola che costituisce lo Stato Usa in tutta la sua lunghezza con raffiche di vento fino a un centinaio di chilometri l’ora.



Il meteorologo James Franklin ha spiegato che le prossime 24 ore saranno cruciali per lo sviluppo della tempesta. "La tendenza segnala una graduale diminuzione - ha precisato - Ieri parlavamo di un uragano, oggi di una tempesta tropicale". Ma c'è ancora incertezza sulla traiettoria di Erika, ed è troppo presto anche per stimare il livello delle precipitazioni che colpiranno la Florida. "Il presidente americano, Barack Obama, è stato informato sulle misure per fronteggiare l'arrivo della tempesta tropicale Erika". Lo ha riferito la Casa Bianca.



Il portavoce, Josh Earnest, ha spiegato che il presidente americano Barack Obama invita la popolazione, che potrebbe essere interessata, a verificare i media locali per aggiornamenti sulla tempesta e a seguire le indicazioni delle autorità. Erika è la quinta tempesta a formarsi sul Golfo del Messico nel corso dell'attuale stagione.