Posta foto figlia su fb e la uccide, la madre disperata in tv: doveva sparare a me

Kim Phantahovngsa. Nel riquadro la piccola Mia con il padre Merrick McKoy
di Federico Tagliacozzo
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Giovedì 21 Novembre 2013, 12:17 - Ultimo aggiornamento: 22 Novembre, 14:22

Un volto sconvolto. Una voce tremante. Lacrime che non smettono di scendere dal viso. Ha trovato la forza di parlare davanti alle telecamere di una televisione locale, Kim Phantahovngsa, la madre della piccola Mia, la bimba di 19 mesi uccisa con un colpo alla testa dal padre, Merrick McKoy, nella città di Westminster, Colorado.

Non riesce a realizzare fino in fondo cosa sia successo in quegli attimi di follia che hanno portato il suo ex a compiere una vera e propria esecuzione contro la più indifesa delle vittime: “Non riesco a capire come sia stato capace di fare l’impensabile - ha spiegato la donna davanti alle telecamere di Fox31 Denver – Lui si è preso la vita della nostra piccola, e in un certo senso ha preso anche la mia.

Avrei voluto avesse sparato a me piuttosto che a lei”. La donna ha poi chiarito le circostanze in cui è scappata dalla sua casa lasciando l’uomo armato da solo con la bambina:

“Abbiamo litigato e dopo una breve colluttazione sono scappata per chiamare la polizia. Una volta dentro la casa di un vicino, ero al telefono con il 911, quando a un certo punto ho sentito distintamente un colpo di pistola. Allora al telefono ho urlato: ha ucciso nostra figlia! L’ha uccisa!” Secondo quanto spiegato da Kim, lei aveva aperto la porta dell’appartamento dove vive sola con la piccola, dopo che l’uomo l’aveva minacciata con la pistola.

La comunità della rete ha potuto seguire in tempo reale gli attimi del folle gesto: l’assassino, ribattezzato da alcuni utenti come il “mostro dei social network”, prima di uccidere la figlia e di rivolgere su sé stesso l’arma, aveva postato delle proprie immagini con in braccio la piccola. A corredo delle foto, aveva scritto delle frasi in cui spiegava alla ex moglie che si stava preparando a fare qualcosa di irreparabile, solo per farle del male. L’uomo dopo l’omicidio si è sparato. Secondo un primo bollettino del locale ospedale, sarebbe in condizioni critiche. La struttura sanitaria non ha emesso altri bollettini.

Tra i particolari che emergono, uno fa pensare che la tragedia si sarebbe potuta evitare: un giudice della contea locale lo scorso settembre aveva emesso un ordine restrittivo che proibiva a Merrick MecKoy di potersi avvicinare alla sua ex. La corte aveva preso il provvedimento dopo diversi messaggi minacciosi che l’uomo aveva indirizzato alla ex.

Ora la polizia sta cercando di mettere insieme tutti i pezzi di questo atroce Puzzle. Gli inquirenti hanno lasciato la piccola casa dove si è consumato il delitto. Hanno ascoltato il racconto della donna e hanno in mano i post di Facebook che sono una dichiarazione di colpevolezza. Non resta altro da fare che aspettare se l’assassino si salverà.