Cina, 19enne drogato di Internet si taglia la mano per non navigare più

Cina, 19enne drogato di Internet si taglia la mano per non navigare più
di Federica Macagnone
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Mercoledì 4 Febbraio 2015, 17:43 - Ultimo aggiornamento: 8 Febbraio, 17:30
Aveva perso il sonno. Aveva rinunciato a vedere gli amici per trascorrere intere giornate a guardare lo schermo del computer. Per Wang, 19 anni, di Nantong, internet era diventato una vera e propria dipendenza dalla quale liberarsi: e così, in un ultimo gesto estremo in preda alla disperazione, si è tagliato la mano sinistra con un coltello da cucina, convinto che quella fosse l'unica strada percorribile per uscire dall'ossessione.



Wang, per non preoccupare la famiglia che lo avrebbero sentito urlare, ha preso una lama e si è diretto in un giardino pubblico: si è seduto su una panchina e lì si è mutilato. «Non posso credere sia successo – ha detto la madre ai media cinesi mentre in tv scorrevano le immagini della panchina insanguinata – È un ragazzo intelligente ed è stato un gesto improvviso».



Adesso il giovane è ricoverato nel reparto di terapia intensiva: i medici gli hanno riattaccato la mano ma è ancora presto per poter dire che ne riacquisterà la completa mobilità.



In Cina la dipendenza da internet tra i giovani è diventata un problema dai numeri consistenti: una ricerca pubblicata lo scorso dicembre ha rivelato che “l'ossessione” riguarda il 7,1% della popolazione asiatica, mentre sono 24 milioni i bambini considerati “drogati di web”.



Negli anni in Cina sono nati centri di riabilitazione per la dipendenza da internet: i pazienti spesso sono giovani, negli ultimi tempi anche giovanissimi. Il mese scorso Taiwan ha approvato una legge che vieta ai genitori di permettere ai propri figli di età inferiore ai due anni di entrare in contatto con dispositivi elettronici come iPad e smartphone: chi infrangerà il divieto rischia multe di oltre mille euro. I ragazzi di età inferiore ai 18 anni sono autorizzati a usare dispositivi elettronici per un periodo di tempo ragionevole. C’ è un solo problema: la nozione di “tempo ragionevole” non è mai stata definita.