Canada, attacco terrorista. La polizia: nessun commando, l'attentatore era solo

Canada, attacco terrorista. La polizia: nessun commando, l'attentatore era solo
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Giovedì 23 Ottobre 2014, 07:57 - Ultimo aggiornamento: 24 Ottobre, 18:28

Un attacco al cuore dello Stato, forse di matrice jihadista, come mai accaduto in Canada. Ad essere presa di mira ieri è stata la sede del Parlamento federale, ad Ottawa, al cui interno sono stati esplosi diversi colpi d'arma da fuoco.

All'esterno, davanti al National War Memorial, un soldato di guardia è stato colpito ed ucciso. «Un attacco spregevole», ha tuonato il premier Stephen Harper che poi, parlando alla nazione in seguito alla sparatoria, ha aggiunto: «Saremo vigili contro coloro che cercano di farci del male. Non saremo mai intimiditi, manterremo il Canada sicuro».

Nessuno parla ancora ufficialmente di terrorismo. La polizia canadese ha detto oggi che nella sparatoria al Parlamento di Ottawa è stata coinvolta solo una persona.

Dunque, nessun commando in azione, ma solo l'aggressore che è stato ucciso. Fino a ieri, invece, non era ancora chiaro se ad attaccare fosse stato un "lupo solitario" o un vero e proprio commando composto almeno da due-tre uomini. L'attentatore che ha ucciso il militare è stato ammazzato a sua volta in seguito allo scontro con la polizia. Il suo nome era Michael Zehaf-Bibeau, cittadino canadese di 32 anni convertito all'Islam.

L'assalitore che ha compiuto l'attacco al Parlamento di Ottawa voleva partire per la Siria. Lo ha detto il comandante delle Giubbe Rosse, Bob Paulson, in conferenza stampa a Ottawa. «Michael Zehaf-Bibeau era a Ottawa dal 2 ottobre e aveva appena chiesto il rinnovo del passaporto canadese, sperando di partire per la Siria», ha detto.

Secondo le prime ricostruzioni Zehaf-Bibeau, capelli lunghi e neri, era armato con un fucile da caccia, vestito in abiti civili e con una kefiah che gli copriva la parte inferiore del volto. Proprio come appare in quella che dovrebbe essere la sua immagine postata su Twitter.

Era italo-canadese, invece, il soldato ucciso, Nathan Cirillo, 24 anni, papà di un bambino. Secondo quanto ha riferito la famiglia, il giovane era membro dell'Argyll and Sutherland Highlanders, un reggimento delle forze armate con base a Hamilton, nella provincia canadese dell'Ontario. Subito dopo essere stato colpito dall'aggressore, Cirillo è stato trasportato d'urgenza in ospedale, ma è morto per le ferite riportate.

Tutta l'area in cui sorge il Parlamento è stato posto in stato di assedio a Ottawa. Le scuole, gli uffici e le ambasciate presenti - tra cui quella americana e quella italiana - sono state messi in "lockdown": nessuno può entrare o uscire. E tutti sono stati invitati dalle autorità a stare alla larga da porte, tetti e finestre.

All'interno dell'edificio principale del Parlamento si sono vissuti momenti di vero e proprio terrore, come mostrano le immagini diffuse sui media e sui social network, con parlamentari, impiegati e visitatori in fuga nella hall principale in cui si sentono echeggiare gli spari. Il tutto mentre l'aula era riunita e in una delle stanze era in corso una riunione di maggioranza. Zahef-Bibeau è stato quindi freddato da un ex poliziotto delle Giubbe Rosse e responsabile della sicurezza prima che potesse entrare nelle stanze in cui erano in corso i lavori del Parlamento.

Il premier Harper, a capo del partito conservatore, e i leader degli altri due principali partiti canadesi (il democratico Thomas Mulclair e il liberale Justin Trudeau) sono stati immediatamente evacuati. Mentre fonti della polizia hanno parlato anche di spari provenienti dal tetto dell'edificio, sul quale avrebbero potuto esserci alcuni componenti del commando. Ma nessuna di queste informazioni è stata confermata ufficialmente.

In breve tempo, mentre la situazione attorno agli edifici del Parlamento appariva ancora poco chiara e caotica, è scattata la massima allerta a livello nazionale, ma anche in seno al Comando di Difesa Aerospaziale del Nord America (Norad): «Abbiamo preso tutte le misure adeguate per essere pronti a rispondere velocemente a qualsiasi emergenza», ha confermato il portavoce dell'organizzazione. E anche negli Stati Uniti l'Fbi ha alzato il livello di allerta, mentre il presidente Barack Obama, appena informato dei fatti, si è intrattenuto telefonicamente col premier canadese.

In particolare, a Washington sarebbero state rafforzate le misure di sicurezza attorno all'ambasciata canadese e attorno al cimitero monumentale di Arlington, dove sono sepolti i reduci di tutte le guerre.