Sente cattivo odore provenire dal terzo piano di casa: è il cadavere del figlio di 8 anni morto da giorni

La casa della famiglia Tutko
di Federica Macagnone
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Lunedì 4 Agosto 2014, 16:57 - Ultimo aggiornamento: 22 Agosto, 01:38

Non si era minimamente preoccupata dell'assenza del figlio, a tal punto da accorgersi della sua morte solo dopo che il cadavere in decomposizione ha iniziato a emanare cattivo odore.

Teatro della macabra storia è la cittadina di Harrisburg in Pennsylvania, dove la famiglia Tutko viveva con i suoi sei figli.

Kimberly, 38 anni, ha raccontato che il marito Jarrod le ha nascosto per giorni la morte del figlio fino a quando lei non ha sentito una strana puzza provenire dal terzo piano della loro casa di Green Street.

Quando gli ha chiesto cosa fosse quel forte odore, il marito è andato al piano di sopra ed è tornato da lei con Jarrod Jr., 8 anni, avvolto in un lenzuolo, privo di vita. La donna ha poi dichiarato alla polizia che solo guardando il figlio si è resa conto che il bambino era morto da qualche giorno. Per poi aggiungere che, quando ha chiesto a Jarrod perché non avesse detto nulla, lui ha risposto che «aveva troppa paura di dire qualcosa per gli altri bambini in casa».

La coppia ha altri cinque figli di 3, 6, 10, 12 e 13 anni. Alcuni di loro sono disabili, e in particolare Jarrod Jr. era autistico e affetto dalla sindrome dell'X Fragile, una malattia genetica che causa problemi comportamentali e di apprendimento.

Il bambino era “relegato” al terzo piano e quando la polizia è entrata in casa si è trovata di fronte la stanza degli orrori: la cameretta era priva di mobili e sporca. Le pareti e il pavimento erano spalmate di feci. In un angolo una piccola televisione. La madre ha giustificato lo stato di degrado in cui viveva il bambino come la conseguenza dei suoi comportamenti incontrollabili. «Non potevamo portarlo a scuola e si rifiutava di mettere il pannolino» ha detto alla polizia.

Ma a Harrisburg tutti si domandano come una madre possa non accorgersi della morte di un figlio che abita sotto lo stesso tetto. «Non posso credere che la donna non sia coinvolta. Non vedi uno dei tuoi bambini per giorni e non ti chiedi dove sia? C'è qualcosa che non quadra» ha commentato Tom Garrity, un vicino di casa.

Kimberly si è giustificata dicendo che del bambino si occupava principalmente il marito, mentre lei si prendeva cura di un'altra figlia cieca, affetta da autismo e in stato vegetativo, confinata in un letto al secondo piano della casa. Adesso gli altri quattro ragazzi sono stati tolti alla famiglia e consegnati alle cure di strutture specializzate.

Jarrod Tutko, 38 anni, è stato accusato di occultamento di cadavere e di non essersi preso cura del bimbo provocandone la morte. Fino a quando non ci saranno i risultati dell'autopsia, non sono chiare le ragioni che hanno portato al decesso del piccolo. Intanto, il padre rimarrà in prigione: la cauzione è stata fissata a 500mila dollari. La madre non è stata accusata di alcun crimine.