Bruxelles, blitz della polizia nella notte: 16 arresti ma Salah riesce a scappare

Bruxelles, blitz della polizia nella notte: 16 arresti ma Salah riesce a scappare
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Domenica 22 Novembre 2015, 20:26 - Ultimo aggiornamento: 11 Dicembre, 17:58

Sedici arresti nella notte a Bruxelles, il super ricercato Salah Abdeslam riesce a scappare. Dopo una serata ad altissima tensione, tra falsi allarmi e intere zone del centro di Bruxelles chiuse dalla polizia, la notizia che le operazioni anti-terrorismo erano terminate arriva poco prima di mezzanotte. I blitz hanno portato all'arresto di 16 persone, di cui uno ferito a colpi di pistola quando ha tentato di travolgere con un'auto i poliziotti nei pressi di uno snack bar a Molenbeek. Diciannove le case perquisite a Bruxelles a dintorni e tre a Charleroi. Una cellula sarebbe stata neutralizzata anche se non sono state trovate armi ed esplosivi.

E' tuttavia sfuggito Salah Abdeslam le cui tracce si sono perse a Liegi da dove si sarebbe allontanato su una Bmw in direzione della Germania.








La notte ad alta tensione nella capitale belga era iniziata poco prima delle 19 quando la Grand Place e l'hotel Radisson Blu sono stati circondati dalla polizia e dalle forze speciali. Un blitz arrivato poco dopo l'annuncio che anche oggi, lunedì, resteranno chiuse e così la metro a Bruxelles, come annunciato dal premier Charles Michel che aveva definito "molto seria" la situazione.



Quando infine sembrava che si trattasse di falsi allarmi, che sicuramente ci sono stati, è arrivato tuttavia l'annuncio del procuratore federale su una conferenza stampa che sarebbe stata tenuta al termine delle operazioni di polizia a Bruxelles e in altre città. Quindi non si trattava solo di falsi allarmi.



Quattro ore con il fiato sospeso: poco prima di mezzanotte la notizia che i blitz erano terminati e che

alle 24 sarebbe stata tenuta una conferenza stampa poi slittata di mezzora e poi risoltasi con scarne comunicazioni senza che ai cronisti fosse consentito fare domande.



"La polizia ha effettuato 19 perquisizioni a Bruxelles, nei quartieri di Molenbeek, Anderlecht, Jette, Woluwe-Saint-Lambert e Forest. Altre tre perquisizioni a Charleroi" ha detto il procuratore Eric Van der Sypt aggiungendo che non erano state trovate armi ed esplosivi e che il principale ricercato, Salah Abdeslam, era sfuggito alla cattura.

Nei pressi di uno snack bar a Molenbeek l'unico momento in cui si è sparato: è avvenuto quando un uomo (non è stato precisato se sospettato di aver partecipato agli attentati o di aver aiutato gli esecutori) ha tentato di travolgere i poliziotti con un'auto. Gli agenti hanno aperto il fuoco ferendo l'uomo che poco dopo è stato catturato.


La posizione dei 16 fermati sarà esaminata nelle prossime ore durante le udienze di convalida degli arresti.



IL PRIMO ATTO

La prima fase della maxi operazione della polizia alla Grand Place nella serata di domenica era avvenuta in uno scenario spettrale, anche se in qualche raro ristorante si era provato a far finta di poter vivere normalmente continuando a servire la cena. Imponente lo dispiegamento importante di forze dell'ordine. «Sono in un ristorante e i poliziotti ci hanno chiesto di terminare in fretta e di raggrupparci nella sala interna aspettando il via libera per uscire», ha detto un testimone.



L'HOTEL

Militari della forze speciali hanno poi presidiato anche la hall del Radisson Blu hotel invitando i clienti a non lasciare l'edificio.



Anche rue du Lombard e marchè au Charbon, altre vie del centro, sono state chiuse dalla polizia. In precedenza era stata chiusa la parte di rue du Midi che arriva al centro. La polizia ha dispiegato un perimetro di sicurezza nel centro di Bruxelles, che comprende la parte di rue du Midi più vicina a Grand Place, e poi rue des Teinturiers, rue du Marchè-au-Charbon e rue du Lombard fino a place Saint-Jean. Un autobus è stato utilizzato per chiudere rue du Lombard. Nessuna informazione ufficiale è stata diffusa sull'operazione.



Verso le 21.30 la tensione è calata sia alla Grand Place che al Radisson, con le vie che poco alla volta sono state riaperte ai peraltro rari passanti e automobilisti. Lo stesso nel quartiere di Etterbeek, che era stato ugualmente presidiato. A quel che si è appreso - ma si tratta solo di ipotesi - dietro alla massiccia mobilitazione - ci sarebbero minacce giunte al commissariato di polizia nei pressi della Grand Place, il più importante della capitale. Ma in realtà erano già in corso vaste operazioni di polizia.



E infatti di una «importante operazione di polizia» in serata è stato riferito a Dampremy, sobborgo occidentale di Charleroi. Lo ha constatato sul posto l'agenzia Belga, che riporta di un «importante dispositivo di polizia, compresa la polizia federale che ha steso un grande perimetro di sicurezza attorno a rue Arthur Decoux.



IL PREMIER

Insomma, un'altalenarsi di situazione di grande tensione che in serata ha registrato l'intervento del premier belga Charles Michel alla tv Rtbf: "La situazione è estremamente seria, l'allerta è di livello 4, il più alto".




NIENTE TWEET SULLE OPERAZIONI DI POLIZIA

Intanto il ministero dell'Interno ha chiesto ai cittadini di non twittare notizie sulla presenza o sull'attività di polizia e forze speciali.




IL PREMIER: "ALLERTA RESTA AL MASSIMO LIVELLO"

Il livello di allerta per Bruxelles resta a 4: lo ha detto il premier Charles Michel spiegando che la minaccia resta «seria e imminente».



«Cerchiamo di tornare alla normalità il prima possibile, ma per ora la minaccia resta seria, domani nel pomeriggio ci sarà una nuova valutazione dello stato d'allerta»: così il premier belga Charles Michel.



LA GIORNATA

CITTA' IN TRINCEA, TUTTO "CHIUSO PER ISIS" C'è chi dice, ironicamente, che è difficile distinguere la 'serratà anti-Isis da una domenica brussellese qualunque, e chi invece si accorge subito che non è un lento giorno festivo come gli altri.



Basta fare un giro nei luoghi della domenica per eccellenza: sull'Avenue de la Toison d'Or, dove c'è uno dei cinema più grandi della città, dove la fila per acquistare i biglietti sconfina dall'edificio formando un lungo serpentone da risalire chiacchierando con il vicino, oggi si muovono solo le foglie del gelido autunno inoltrato.



Nella piazza Jeux de Balles, casa del più grande mercatino delle pulci della città, ritrovo domenicale di amici e famiglie in cerca di occasioni e passatempo, oggi restano soltanto i piccioni. Solo la cioccolata 'resistè al terrore: quasi tutte le cioccolaterie del centro sono aperte.



È difficile trovare qualcuno con cui parlare nelle strade, deserte, dove i pochi pedoni sono per la maggior parte poliziotti e soldati. Le aree più a rischio sono state cordonate: ci sono blindati e camionette che circondano l'area che va da Porte de Namur a Saint Boniface, il quadrato ritrovo dei brunch 'alternativì della domenica, adiacente alla 'griffata' zona di Louise.



A differenza di quest'ultima, completamente vuota perchè la galleria del cinema e dei ristoranti ha la saracinesca abbassata da ieri, il locale simbolo di S.Boniface, L'Ultime Atome, è uno dei pochi fari in questa tranquilla domenica di paura. I clienti consumano le loro birre tranquilli, si sentono abbastanza al sicuro. Forse perchè dalle vetrine si vedono almeno tre poliziotti armati a 'difesà dell'area, oltre ai blindati che controllano chi entra e chi esce dalla zona.



È un assetto da guerra che si ritrova anche al Grand Sablon, dove le eleganti cioccolaterie, che ieri avevano chiuso, oggi hanno deciso di riaprire. «Abbiamo aspettano un pò, poi abbiamo visto che la situazione era tranquilla e abbiamo riaperto», dice la commessa di Marcolini, la storica fabbrica del cioccolato belga. Ma il secondo piano è chiuso, così il personale si sente più tranquillo visto che, appena fuori dalla porta, un blindato e due soldati guardano a vista i clienti.



Mentre i negozi sono tutti chiusi, tranne quei pochi di souvenir visto che in giro c'è solo qualche turista, i pub sono più indecisi. Anche il famoso triangolo delle bevute di Saint Gery, poco distante dalla Grand Place, che deve il soprannome proprio alla concentrazione di birrerie in una sola piazzetta, è insolitamente silenzioso. La più famosa, nel vecchio mattatoio, è chiusa, e così la dirimpettaia che oggi ha rinunciato anche a farle concorrenza.