Berlino, magliette a prezzo stracciato contro lo sfruttamento

Berlino, magliette a prezzo stracciato contro lo sfruttamento
di Federica Macagnone
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Martedì 28 Aprile 2015, 15:15 - Ultimo aggiornamento: 30 Aprile, 08:47
I capi d'abbigliamento a prezzi stracciati fanno ovviamente gola a tutti. Ma se si potesse vedere in quali condizioni vengono realizzati e guardare in faccia le donne e gli uomini che li confezionano, con ogni probabilità si cambierebbe idea e si rinuncerebbe all'affare.

Così come ha fatto il 90% delle persone che ad Alexanderplatz, a Berlino, durante il Fashion Revolution Day si sono imbattute in un distributore automatico posto nel centro della piazza in cui si potevano acquistare T-shirt a soli due euro. Un esperimento realizzato per mostrare ai potenziali clienti quale mondo si nasconda dietro quei prezzi supereconomici.



In un video postato su YouTube si vedono diversi passanti fermarsi davanti al distributore, infilare le monete e indicare sul display la loro taglia. A quel punto, però, sullo schermo parte un filmato scioccante che mostra fabbriche tessili dove donne e bambini cuciono senza pausa. Le immagini sono accompagnate da scritte in sovrimpressione: «La gente vuole capi alla moda a poco prezzo, ma li comprerebbe ancora se sapesse come vengono realizzati? - si legge - Ecco Manisha, una dei milioni di persone che confezionano i nostri vestiti economici lavorando 16 ore al giorno e guadagnando 13 centesimi al giorno. Hai ancora voglia di comprare questa maglietta per due euro?».



Alla fine del filmato al cliente vengono poste due opzioni: acquistare o donare i due euro in beneficenza. Nove su dieci non hanno avuto dubbi: donare. A quel punto sul display appare l'ultima scritta: «Quando sanno, le persone si preoccupano, aiutaci a ricordare tutto questo al mondo. Condividilo per far partire la rivoluzione della moda».