IL CONSIGLIO DI SICUREZZA
L'ha chiesta per la verità anche la Russia, il cui ambasciatore all'Onu, Vitaly Churkin ha però tentato di rigirare la situazione sostenendo che la responsabilità della catastrofe è del governo di Kiev, che ha lasciato aperto quel corridoio aereo «pur sapendo che passava sopra un teatro di guerra». Churkin ha chiesto alla comunità internazionale di non «pregiudicare l'indagine» lanciando «accuse infondate». Il suo intervento al Consiglio di Sicurezza è venuto infatti dopo quello molto forte dell'ambasciatrice Usa Samantha Power, la quale ha espresso il sospetto che i separatisti non abbiano la conoscenza tecnica necessaria a manovrare strumenti di guerra “sofisticati” e ha concluso che «la Russia può e deve finire questo conflitto».
Ora tutti si chiedono se questo mostruoso avvenimento aprirà davvero la strada a un dialogo o non avrà l'effetto opposto di peggiorare i rapporti già tesi fra Occidente e Russia, e soprattutto fra Stati Uniti e Russia. Obama ha insistito sulla necessità di «arrivare a un cessate il fuoco, di cercare la pace e la sicurezza». Ma ha anche mandato un messaggio chiaro all'Europa e a quanti nel vecchio continente sono stati finora contrari ad allargare le sanzioni contro Mosca: «Questo deve essere un campanello d'allarme per l'Europa: il conflitto non può essere contenuto. È nel cuore dell'Europa. Abbiamo appena visto uccisi 180 innocenti cittadini olandesi».
In Europa permane una profonda divisione sull'opportunità e l'efficacia di azioni economiche che penalizzerebbero gli stessi europei. La settimana prossima comunque dovrebbe esserci una riunione d'emergenza in cui discutere proprio di quali nuove mosse fare contro la Russia. È possibile che si chieda alla Francia di smettere la vendita di armi a Mosca, che si discuta se inviare armi al governo di Kiev, e se allargare il numero di oligarchi e società russe da sottoporre a sanzioni finanziarie. Per allora potrebbero esserci prove più dirette e inequivocabili sul coinvolgimento russo. Sempre che le indagini possano davvero andare avanti in «modo completo e indipendente» come ha richiesto ieri il Consiglio di Sicurezza.
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