Baltimora come Ferguson, tensione ai funerali del ragazzo morto dopo l'arresto: 15 agenti feriti

Baltimora come Ferguson, tensione ai funerali del ragazzo morto dopo l'arresto: 15 agenti feriti
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Lunedì 27 Aprile 2015, 23:03 - Ultimo aggiornamento: 28 Aprile, 21:55

Baltimora diventa un'altra Ferguson. Dopo la morte dell'afroamericano Freddie Gray, a seguito dell'arresto da parte della polizia, diversi cittadini hanno dato vita ad una pesante rivolta contro le forze dell'ordine.

Il governatore del Maryland ha dichiarato lostato d'emergenza e disposto lo spiegamento della Guardia Nazionale in risposta agli scontri di Baltimora.

Gli scontri sono divampati nel giorno dei funerali del giovane afroamericano Freddie Gray.

Morte che la comunità di colore attribuisce alle forze dell'ordine. Il presidente americano, Barack Obama, dopo un colloquio telefonico col sindaco di Baltimora, è stato aggiornato sulla situazione anche dal neo ministro della Giustizia, Loretta Lynch.

DISPOSTO IL COPRIFUOCO Il sindaco di Baltimora Stephanie Rawlings-Blake ha dichiarato ilcoprifuoco in città nella speranza di evitare una nuova Ferguson e un'ulteriore escalation dei tumulti esplosi nel giorno dei funerali di Freddie Gray, il giovane di colore morto dopo l'arresto. Il coprifuoco sarà a partire dalle 10 di martedì mattina fino alle 5 del mattino di mercoledì. La polizia parla di «violenze e saccheggi senza precedenti».

15 POLIZIOTTI FERITI E 27 ARRESTI Sale ad almeno 15 il numero dei poliziotti feriti nel corso degli scontri a Baltimora, mentre gli arresti sono finora 27. Il sindaco Stephanie Rawling-Blake punto il dito sui facinorosi «che vogliono distruggere la nostra città». Le immagini televisive mostrano come molti negozi e un centro commerciale nella zona occidentale della città siano stati presi letteralmente d'assalto.

"EVITARE DISORDINI ANALOGHI ALLA MORTE DI LUTHER KING" I quartieri di Baltimora al centro di disordini nel giorno dei funerali di Freddie Gray, il nero morto dopo l'arresto, sono ancora traumatizzati dalle rivolte del 1968 dopo l'assassinio di Martin Luther King. Lo ha detto il consigliere comunale Brandon Scott in una conferenza stampa convocata dal sindaco Stephanie Rawlings-Blake. «Non possiamo accettare che questa sia una ripetizione del 1968», ha detto Scott, cercando di calmare gli elettori del suo collegio e di rimandare a casa i manifestanti. Temendo una nuova Ferguson, Rawlings-Blake ha dichiarato il coprifuoco dalle 10 di martedì mattina fino alle 5 del mattino di mercoledì, mentre la polizia parla di «violenze e saccheggi senza precedenti». I disordini di Baltimora nel 1968, per otto giorni dal 6 al 14 aprile, videro folle occupare le strade, dare fuoco a negozi e affrontare polizia e Guardia Nazionale. La causa immediata era stato l'assassinio di MLK il 4 aprile a Memphis. Spiro Agnew era il governatore del Maryland: richiamò migliaia di riservisti della Guardia Nazionale e 500 poliziotti del Maryland per sedare i disordini. Quando si capì che le forze statali non riuscivano a calmare la folla, Agnew chiese al presidente Lyndon Johnson di mandare truppe federali.

Nuovi tafferugli in serata: un gruppo di manifestanti è venuto a contatto con lo schieramento degli agenti in tenuta antisommossa. Ne è seguito un parapiglia durante il quale la polizia ha fatto uso anche di spray urticante per allontanare i dimostranti.

Sono circa 10.000 gli uomini schierati dalle forze dell'ordine e dalla Guardia Nazionale.

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