Vittoria per Ashya, i genitori di nuovo liberi. Cameron: torni con mamma e papà

I genitori di Ashya King
2 Minuti di Lettura
Martedì 2 Settembre 2014, 23:45 - Ultimo aggiornamento: 4 Settembre, 07:55
I genitori del piccolo britannico Ashya King, detenuti in Spagna, sono tornati liberi e hanno vinto la loro battaglia. I due erano stati arrestati per aver portato il figlio malato di cancro senza consenso da un ospedale britannico. «Moriamo di voglia di rivedere il suo viso», ha dichiarato il padre, Brett King, uscendo dal carcere di Madrid.



Dopo che il Crown Prosecution Service, la procura inglese, ha ritirato il mandato di cattura internazionale che aveva causato il loro arresto in Spagna dopo che avevano portato via senza consenso il figlio di 5 anni malato di cancro dal Southampton General Hospital i due genitori sono tornati liberi. In serata c'è stato l'ordine di rilascio di Brett e Naghemeh King da parte dei giudici di Madrid: ora potranno andare a Malaga per riabbracciare il figlio ricoverato nel locale ospedale psichiatrico.



Tutto è accaduto molto rapidamente nelle ultime ore e ha sicuramente influito la forte presa di posizione del premier britannico David Cameron. «Come tutti in questo Paese, voglio vedere questo povero bambino tornare con i suoi genitori», ha detto Cameron nel pomeriggio, lanciando un appello affinché prevalesse «il buon senso». «Le sue fotografie mi fanno ricordare il mio giovane ragazzo gravemente malato, Ivan», ha aggiunto, ricordando la tragedia personale vissuta nella perdita del figlio di 6 anni affetto da paralisi celebrale. Parole simili erano state pronunciate anche dal vice premier, Nick Clegg.



L'annuncio del Crown Prosecution Service è stato accolto con grande soddisfazione dal governo che ha messo a disposizione dei King un oncologo pronto a raggiungere la famiglia in Spagna. Determinante nel risolvere il caso è stata una lettera in cui il comandante della Hampshire Police, Andy Marsh, che aveva lanciato la caccia internazionale alla famiglia, ha detto che Ashya «ha bisogno di assistenza medica e dei genitori al suo fianco».



Si è arrivati a questo dopo che si è constatato che i genitori non potevano essere incriminati per il fatto di voler cercare le cure migliori per il loro figlio malato. Inoltre, come ha dichiarato la procura inglese, la vita di Ashya non era in grave pericolo come si pensava inizialmente e la sua famiglia aveva preso tutte le precauzioni per non fargli mancare nulla.



Intanto il piccolo è in buone condizioni ed è stabile nel reparto di oncologia pediatrica dell'Ospedale infantile di Malaga. Ha ricevuto la visita del fratello maggiore Danny, di 22 anni, il primogenito dei sette figli dei King, che si sta occupando della famiglia.



Nella vicenda del bambino malato ha sicuramente avuto un ruolo importante l'attenzione del pubblico: 200 mila persone hanno firmato una petizione online per la scarcerazione dei genitori che è stata consegnata a Downing Street. Ora sarà raggiunto dai genitori.