Mitragliatrici e razzi anti carro, ecco le armi che l'Italia passa ai curdi

Mitragliatrici e razzi anti carro, ecco le armi che l'Italia passa ai curdi
di Marco Ventura
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Giovedì 21 Agosto 2014, 00:09 - Ultimo aggiornamento: 11 Febbraio, 20:28
I marinai del cargo ucraino “Jadran Express” battente bandiera maltese intercettato dalla Marina italiana nel Canale d’Otranto l’11 marzo 1994 mai avrebbero potuto immaginare che parte delle oltre 2 mila tonnellate di armi stivate come cotone sarebbero finite vent’anni dopo nelle mani dei peshmerga curdi in Iraq contro i tagliagole islamisti dell’IS. Eppure questo sta per succedere nei prossimi giorni. Sulla “Jadran” si calarono le teste di cuoio britanniche per fermare la spedizione destinata all’ex Jugoslavia in violazione dell’embargo. Bene.



I numeri L’Italia fornirà un numero tuttora non precisato di quei 30mila kalashnikov con oltre 20 milioni di proiettili, 4mila missili anti-carro AT-4 Spigot, 50 batterie lanciarazzi Grad, 400 lanciarazzi Rpg coi loro 11mila razzi anti-carro. Più mitragliatori leggeri e altro materiale non più in uso alle forze nazionali. Il tutto via mare o anche solo per via aerea sugli Hercules C130J.



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